Sulla questione della documentazione per i vaccini obbligatori, in alcune regioni ci sono ancora degli inadempienti. In Lombardia, ad esempio, solo oltre 25 mila i ragazzini che non hanno ancora presentato i documenti necessari.

Non è ancora finita l’odissea relativa alla documentazione vaccinale obbligatoria, e di certo, non in Lombardia. Nella regione, infatti, mancano all’appello i documenti relativi a 25mila ragazzi. I dati sono aggiornati al 20 marzo e sono stati forniti dalle 8 Ats della Lombardia.

A comunicarlo è proprio l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, che fa il punto sulla documentazione vaccinale ancora mancante e rivolge un appello alle famiglie.

“Secondo gli elenchi forniti alle nostre Ats – afferma Gallera – da 1.965 su 10.729 strutture scolastiche della Lombardia, tra asili nido, scuole materne, elementari, primarie e secondarie, sono complessivamente 25.599 i soggetti fino ai 16 anni (sono circa 1.500.000 i nati) che non hanno presentato la documentazione richiesta alla data del 10 marzo in virtù della legga sull’obbligo vaccinale”.

L’assessore lombardo ricorda anche che la scadenza riguardava chi aveva autocertificato a settembre e ottobre di essere in regola con le vaccinazioni. Ma non solo. Anche chi “si era avvalso dell’autocertificazione della volontà di richiedere ai Centri vaccinali di effettuare le vaccinazioni”.

La situazione è preoccupante, anche perché c’è una legge da far rispettare.

“Dei 25.599 – afferma l’assessore – 77 sono gli alunni nella fascia fino ai 3 anni, 1.093 quelli fino ai 6 anni e 24.429 quelli della scuola dell’obbligo dai 6 ai 16 anni”.

“Mentre per le prime due categorie la legge prevede che non possano frequentare fino a quando non si saranno messi in regola – prosegue l’assessore – per gli alunni della scuola dell’obbligo scatteranno le procedure per le sanzioni”.

Cosa accadrà adesso a chi non è in regola con la documentazione vaccinale?

Gallera fa sapere che sono state avviate le verifiche del caso da parte delle Ats sui nominativi comunicati per accertare la reale situazione.

“Da alcune analisi a campione già avviate dalle Agenzie tra i 25.599 inadempienti – afferma Gallera – ci sarebbe, infatti, anche qualcuno che pur non avendo presentato la documentazione risulta invece già essere stato vaccinato”.

L’unica speranza, ora, è che il numero dei “non in regola” diminuisca quanto prima.

“Regione Lombardia – fa sapere l’assessore – metterà in atto, comunque, prima di giungere alle inevitabili sanzioni previste dalla legge, che possono andare da 100 a 500 euro, tutti gli strumenti necessari per tentare di convincere e far acquisire alle famiglie la consapevolezza che le vaccinazioni sono un atto responsabile da compiere sia per la salute dei propri figli che per il bene della comunità”.

 

 

Leggi anche:

ULTIMA CHIAMATA PER I VACCINI, C’È TEMPO FINO AL 10 MARZO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui