Grazie  a un intervento di chirurgia ginecologica laparoscopica a paziente sveglia, la giovane, giunta in Pronto soccorso con forti dolori al basso ventre, ha potuto interagire costantemente con gli operatori concordando con loro l’iter terapeutico più appropriato

E’ giunta al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ivrea con forti dolori al basso ventre. La paziente, 24 anni, è stata sottoposta ad un’accurata indagine ecografica che ha permesso di riscontrare una voluminosa tumefazione a carico dell’annesso sinistro, con sospetto di viscere in torsione.

Si è pertanto reso necessario un intervento chirurgico in urgenza, ma essendo impossibile stabilire a priori quale sarebbe stato il quadro clinico intraoperatorio ed essendo fondato il rischio di un intervento demolitivo a carico degli organi riproduttivi – i medici hanno deciso di optare per un intervento a paziente sveglia, al fine di poter rimodulare il consenso della donna in sede intraoperatoria.

L’operazione è stata condotta dall’équipe chirurgica guidata dal dottor Fabrizio Bogliatto, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia, e dall’équipe anestesiologica guidata dal dottor Bruno Scapino, Direttore dell’Anestesia e Rianimazione.

Per la prima volta in ambito laparoscopico, quindi, è stata utilizzata nella struttura sanitaria, la tecnica dell’anestesia spinale, raramente utilizzata in Italia per un intervento di questo genere.

La donna, grazie alla procedura adottata, ha potuto seguire fattivamente tutte le fasi dell’intervento, interagendo costantemente con gli operatori e concordando con loro l’iter terapeutico più appropriato. La tecnica impiegata, inoltre, ha consentito di ridurre al minimo i rischi anestesiologici.

L’intervento, durato circa trenta minuti, è tecnicamente riuscito e la paziente, in ottime condizioni generali, è  già stata dimessa dopo ventiquattro ore.

“Questo intervento – spiega il dottor Bruno Scapino – conferma e accresce la collaborazione con l’équipe di ginecologia, con la quale eseguiamo già da tempo la maggior parte degli interventi con tecniche di anestesia periferica, permettendo così un più rapido decorso post operatorio e un migliore comfort per le pazienti”.

“La collaborazione costante con l’équipe anestesiologica – sottolinea a sua volta il dottor Fabrizio Bogliatto – ci ha permesso di raggiungere un ottimo risultato, a conferma del fatto che, lavorando in sinergia, non si può che migliorare per offrire alle nostre donne un servizio quanto più efficiente e all’avanguardia possibile, nell’ottica costante dell’umanizzazione delle cure”.

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