I primi risultati degli accertamenti peritali sembrerebbero escludere una correlazione con la somministrazione del vaccino Pfizer; la donna sarebbe deceduta per una embolia polmonare provocata da una trombosi alla gamba

E’ deceduta a causa di embolia polmonare provocata da una trombosi alla gamba sinistra. La donna, 49enne della provincia di Treviso, è morta lo scorso 11 ottobre, due settimane dopo la somministrazione del vaccino Pfizer. Sulla vicenda la Procura del capoluogo veneto ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati il nome del medico di base della vittima.

Anche se si attendono i risultati degli esami istologici, come riferisce il Corriere del Veneto, le prime risultanze degli accertamenti peritali non farebbero emergere una correlazione tra la tragica scomparsa della paziente e la somministrazione del siero.

L’attenzione del consulente tecnico incaricato dalla magistratura, sarebbe invece concentrata sull’operato del medico di famiglia; quest’ultimo, pur essendo stato informato dei sintomi che la donna riferiva nei giorni precedenti alla morte, tra cui la mancanza di respiro e debolezza, le avrebbe detto di stare a casa per riposarsi e andare in ospedale solo se il malessere fosse proseguito. Al contrario avrebbe dovuto mandarla subito al pronto soccorso; scelta quest’ultima, che secondo il perito avrebbe offerto alla donna maggiori possibilità di sopravvivenza.

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