Per il prossimo anno la Fondazione Enpam prevede un avanzo di 848 milioni. In moderato aumento le entrate contributive
L’Assemblea nazionale della Fondazione Enpam ha approvato il Bilancio di previsione 2019. Sui 171 iscritti al voto, ci sono state 8 astensioni e nessun voto contrario. Il documento indica per il prossimo anno un avanzo di oltre 848 milioni di euro, superiore rispetto ai 727 milioni previsti dal bilancio preventivo 2018.
Nel 2019 le entrate contributive sono previste in moderato aumento. Contemporaneamente cresce in modo rilevante il numero degli iscritti che maturano i requisiti anagrafici della pensione. Il saldo previdenziale si attesta così a +660,7 milioni di euro. Un miglioramento di 80 milioni rispetto alle previsioni per il 2018 ma in contrazione dai 944,9 milioni del bilancio preconsuntivo riferito all’anno in corso.
“Si tratta della cosiddetta gobba previdenziale – ha spiegato il presidente di Enpam, Alberto Oliveti –. Quanto sta iniziando ad accadere era già previsto dal bilancio attuariale che garantisce la sostenibilità a 50 anni, e spinge verso l’alto la spesa previdenziale di tutte le gestioni dell’Enpam”.
Sempre in ambito previdenziale si sottolinea la diminuzione delle entrate contributive derivanti da ricongiunzioni e riscatti, rispettivamente in calo del 22 e 36 per cento. Questa è dovuta all’estensione dell’istituto del cumulo gratuito anche alle Casse professionali.
La tendenza è positiva per la gestione patrimoniale, il cui saldo è previsto in netto rialzo a 301,4 milioni di euro. Nel calcolo sono considerate tra le componenti positive esclusivamente quelle caratterizzate da una “più che probabile realizzazione”, come cedole e dividendi.
Le prossime sfide che attendono la Fondazione Enpam riguardano l’espansione delle tutele di welfare garantite agli iscritti, con la crescita del Progetto Quadrifoglio. Le risorse necessarie “sono presenti all’interno del bilancio della Fondazione – ha dichiarato Oliveti – ma non sono disponibili. Dobbiamo trovare una soluzione per consentire l’ampliamento della nostra assistenza e della sicurezza, anche tramite un emendamento alla legge di Bilancio che consenta di dedicare una percentuale superiore degli attivi al sostegno della professione”.
Per il 2019 la Fondazione punta a passare da un’assistenza per pochi alla previdenza per tutti.
Una misura in particolare attende la necessaria approvazione ministeriale: 10 milioni di euro per rendere la copertura per i liberi professionisti in caso di inabilità temporanea equivalente a quella prevista per i medici convenzionati.
I dati di bilancio mostrano un aumento degli iscritti tra gli studenti al V e VI anno nei corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria. Questi sono saliti a fine ottobre a 3.400, con un incremento del 68 per cento rispetto al dicembre scorso.
Nel 2018, per venire incontro alle esigenze di questi nuovi iscritti, il bonus bebè da 1.500 euro è stato esteso anche alle studentesse iscritte all’Enpam, con il riconoscimento del sussidio di maternità a copertura dei casi di nascita, adozione, affidamento e aborto.
Prosegue infine la contrazione del saldo della gestione amministrativa, con una riduzione dei costi di funzionamento. Dai 97 milioni di due anni fa si passa a 73,9 milioni di euro.
Il parlamentino della Fondazione Enpam ha anche approvato il bilancio preconsuntivo 2018, con un voto contrario e 6 astenuti. In base alle stime l’Enpam chiuderà l’anno in corso con un attivo di 975,8 milioni, oltre 248 milioni in più rispetto a quanto inizialmente preventivato.
Il dato fotografa la situazione al 31 agosto scorso, con proiezioni a fine esercizio, ed è superiore di circa 248,5 milioni rispetto ai 727,2 milioni stimati dal bilancio preventivo. Crescono le entrate contributive, mentre le prestazioni pagate sono inferiori rispetto alle previsioni.
La gestione previdenziale mostra così per il 2018 un saldo positivo di 944,9 milioni di euro rispetto a una stima iniziale di 587,9 milioni. Ciò anche in seguito agli incrementi delle aliquote e agli effetti della stipula dei nuovi Acn per i medici convenzionati e per gli specialisti ambulatoriali.
Il saldo della gestione patrimoniale viene invece stimato a un livello inferiore rispetto alle previsioni, fermandosi a quota 101,3 milioni. Se la situazione parziale dovesse essere confermata al 31 dicembre, la cifra definitiva verrebbe integrata nel bilancio consuntivo 2018, che potrebbe quindi vedere un incremento ulteriore del risultato complessivo.
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