Sebbene il gioco d’azzardo sia vietato per legge ai minori di 18 anni, ben il 60% dei 15enni maschi e il 22% delle ragazze giocano almeno una volta alle slot machine o puntano soldi nelle agenzie di scommesse.
Questo è quanto emerge dalla ricerca Hbsc Italia, Health Behaviour in School-aged Children, sostenuta dal Ministero della Salute con il coordinamento scientifico dell’Università degli Studi di Torino, Siena e Padova.
La mission dell’indagine è stata quella di analizzare i comportamenti e gli stili di vita degli adolescenti che frequentano le Scuole primarie di secondo grado e le Scuole secondarie, ovvero coloro che sono compresi nelle fasce tra gli 11 e i 15 anni. Nella ricerca sono stati coinvolti circa 63mila studenti.
Ai più grandi, i 15enni, sono state somministrate domande sul gioco d’azzardo. Dai questionari è uscito fuori che il 2% dei maschi può essere considerato dipendente dal gioco e, inoltre, l’8% dei ragazzi è a rischio dipendenza.
[quote_box_center]Sono considerati a rischio dipendenza gli studenti che dichiarano di aver sentito il bisogno di scommettere sempre più denaro oppure hanno dovuto mentire su quanti soldi avevano giocato; vengono considerati dipendenti, invece, gli studenti che hanno sentito il bisogno sia di scommettere sempre più denaro sia di dover mentire sulla somma scommessa[/quote_box_center]
Non poteva non essere rilevante la stratificazione a livello regionale del campione analizzato. A livello nazionale, nel mese precedente lo studio condotto dall’Hbsc, oltre il 30% degli intervistati ha dichiarato di aver giocato. Sale il dato al sud. In Campania si parla del 44% e in Calabria il dato si attesta intorno al 40%. Le percentuali non sono basse al centro nord, con l’Abruzzo al 39,7 %. Per quanto riguarda il nord, le statistiche parlano del trentino intorno al 7%, Veneto 11%, Val D’Aosta 16,5%, Emilia Romagna 17,5 % e in Lombardia il 22%.