La famiglia del paziente avrebbe dimostrato la responsabilità della struttura per il decesso del proprio congiunto, morto dopo aver contratto una infezione ospedaliera da Staphylococcus Epidermidis in occasione del ricovero per un intervento cardiochirurgico
Ammonta a circa 445 mila euro la cifra che una struttura sanitaria del centro Italia risarcirà, sulla base di un accordo conciliativo, ai familiari di un 75enne ricoverato per un intervento di cardiochirurgia e deceduto dopo aver contratto una infezione ospedaliera da Staphylococcus Epidermidis.
Come riferisce il Corriere Adriatico, al paziente, sportivo e ancora impegnato sul fronte professionale, era stata diagnosticata una cardiopatia dilatativa con severa disfunzione sistolica del ventricolo sinistro e insufficienza mitralica di grado moderato/severo.
Da lì la decisione di sottoporsi a un’operazione per l’impianto di un by-pass aortocoronarico e la sostituzione valvolare mitralica con bioprotesi.
Nel post intervento, tuttavia, l’uomo avrebbe continuato a respirare a fatica con sintomi simili alla polmonite. L’esame colturale somministrato avrebbe evidenziato, fin da subito, una positività ai batteri Pseudomonas Aeruginosa e Staphylococcus Epidermidis meticillino resistente.
A distanza di quattro mesi, trascorsi tutti in ospedale, era sopraggiunto il decesso. La famiglia – riporta ancora il Corriere Adriatico – sarebbe riuscita a dimostrare l’inadeguatezza delle condotte poste in essere dai medici rispetto alle corrette pratiche sanitarie, nonché la loro incidenza causale sull’evoluzione a sulla tragica scomparsa del 75enne.
Sei vittima di errore medico o infezione ospedaliera? Hai subito un grave danno fisico o la perdita di un familiare? Clicca qui
Leggi anche:
Emorragia cerebrale dopo il ricovero in ospedale, aperta inchiesta a Udine
Complicanze dopo una isterectomia, quattro medici condannati per lesioni
Morta dopo un intervento alla colonna vertebrale, due medici a giudizio