Igienista al posto del medico legale: «la frittata è fatta»

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E’ il caos più completo. E lo hanno chiamato dalla regione Campania, un igienista, per fare una perizia medico legale in sede penale che racconta di una sig.ra di 74 anni che ci ha rimesso la “pelle”.

Trattasi del caso presentato nella rubrica televisiva “Il Fattaccio” del 6 novembre dove si possono ascoltare le testimonianze dei figli. Beh, è a dir poco imbarazzante leggere la relazione che vi alleghiamo e che esenta da responsabilità penale i sanitari che hanno seguito la povera madre di famiglia deceduta per una patologia cardiaca non “valutata ed affrontata” adeguatamente. Due periti, di cui uno igienista e uno anatomopatologo, che affrontano un caso di eclatante «malpractice» medica dove è stata sottovalutata una patologia cardiaca evidente che ha portato ad uno scompenso multiorgano e al conseguente decesso.

La lettura della relazione mostra come il consulente “igienista” non abbia saputo organizzare le idee sia per l’apparente inesperienza medico legale, sia per la negligente decisione di non avvalersi di uno specialista in cardiologia. Ma serve ancora ricordare che una valutazione dell’operato di un’équipe medica debba essere fatta da un collegio peritale composto da un bravo medico legale e un valente specialista della materia di cui si tratta? Perché le cose sensate debbono essere obbligate per legge?

Come anticipazione delle lacune della relazione dei consulenti del PM vi rappresentiamo il fatto imbarazzante:

  • Dopo tutto un excursus clinico dei fatti concluso con la diagnosi di causa di morte il discorso cade tutto su una errata prescrizione della metformina come se tutta la gestione della paziente pre-somministrazione fosse stata corretta: dall’accettazione e dagli accertamenti errati alla dimissione in fase acuta della malattia per trasferimento in riabilitazione!
  • Il bello però è rappresentato dalla forma: dopo il suddetto excursus privo di considerazioni medicolegali sull’esattezza della gestione della paziente il CT afferma: “E’ palese (a chi!?!) che la questione nodale del caso clinico in esame ruota principalemnte sulla valutazione medicolegale circa l’eventuale ruolo causale, ovvero concausale, nel determinismo del decesso della paziente giocato dalla prescrizione di metformina per il trattamento del diabete mellito di tipo 2”.

Ossia il C.T. se la canta e se la suona, …in quanto appare palese che … tutto dipende dalla metformina. Ma non si è mai chiesto il collega a chi appare evidente? Al giudice? Ai legali rappresentanti delle parti in causa? Boh, che Dio ci protegga da tali consulenti. Vi alleghiamo alla presente oltre alla relazione del C.T anche le note di parte con le quali ci opporremo alla archiviazione che a breve verrà richiesta dal P.M. Vi terremo informati sulla vicenda.

Dr. Carmelo Galipò

Scarica i pdf:

Relazione di parte per opposizione all’archiviazione del caso Alessandra

Relazione Peritale dei CC.TT

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