Se non saranno accolte e richieste relative a contratti, assunzioni e stabilizzazione precari nel maxiemendamento che sarà presentato dal Governo alla Legge di bilancio
Ventiquattro ore di sciopero il prossimo 28 novembre. Lo ha annunciato questa mattina l’Intersindacale medica, veterinaria e della dirigenza sanitaria a margine della manifestazione di protesta svoltasi a Piazza Montecitorio a Roma. I camici bianchi incroceranno le braccia qualora il maxiemendamento del Governo alla Legge di bilancio, atteso per il 24 novembre, non dovesse fornire risposte soddisfacenti alle richieste avanzate dalle sigle sindacali i tema di contratti, assunzioni e stabilizzazione dei precari.
“La legge di bilancio – ha spiegato il segretario nazionale di Anaao Assomed, Costantino Troise – si è dimenticata di medici, veterinari e sanitari, ovvero di tutti coloro che in questi anni difficili hanno garantito anche in carenza di risorse economiche che il servizio sanitario nazionale continuasse a tutelare la salute degli italiani”.
I sindacati hanno ribadito durante il sit-in davanti alla Camera dei Deputati che i finanziamenti per il rinnovo contrattuale sono incerti e esigui, come sono incerti i numeri per il finanziamento della nuova occupazione, necessaria per consentire di rispettare gli orari europei di lavoro e la stabilizzazione di 14.000 precari.
“Basterebbe ripristinare i fondi accessori pre-tagli”, ha affermato il presidente Cimo, Riccardo Cassi, auspicando che l’incontro svoltosi ieri con il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, possa dare i suoi frutti.
“Veniamo da anni di tagli e le risorse stanziate non permettono di sostituire i medici che andranno in pensione – ha rimarcato il segretario Fp Cisl medici, Massimo Cozza – I fondi per i rinnovi contrattuali sono sconosciuti e percentualmente collegati al fondo per il pubblico impiego dove c’è di tutto, dalla scuola alla sicurezza. Il timore è che, una volta diradato il fumo referendario resti ben poco”.