La Procura di Ragusa indaga sul decesso di una donna di 54 anni, morta dopo un intervento in laparoscopia svolto a inizio agosto all’ospedale di Vittoria. Spiccati tre avvisi di garanzia in vista degli accertamenti peritali

Tre medici dell’ospedale di Vittoria sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Ragusa per il decesso di una donna di 54 anni morta dopo un intervento in laparoscopia lo scorso 8 agosto. Si tratta, nello specifico, di un medico del Pronto soccorso, di un chirurgo e di un rianimatore ai quali viene contestata l’ipotesi di reato di omicidio colposo in concorso.

L’inchiesta, coordinata dai magistrati del capoluogo di provincia siciliano e condotta dagli agenti del locale Commissariato di Polizia, è partita in seguito alla denuncia presentata dalla figlia della vittima, che afferma di aver circonstanziato ogni passaggio chiave della vicenda e di essersi rivolta all’Autorità Giudiziaria per chiedere la verità sull’accaduto.

La paziente, dopo un primo accesso al pronto soccorso, sarebbe stata operata in seguito a una diagnosi che evidenziava dei calcoli della via biliare principale (VBP).

In seguito all’intervento chirurgico, eseguito con tecnica laporoscopica, sarebbero insorte delle complicanze, come risulterebbe  peraltro da una Tac eseguita prima che la signora venisse portata in Terapia intensiva, dove è poi deceduta.

Il sostituto procuratore titolare del fascicolo ha conferito l’incarico a due periti per lo svolgimento dell’autopsia. Dall’esame necroscopico si attendono risposte circa le cause del decesso nonché sulla sussistenza di eventuali responsabilità sanitarie. Gli avvisi di garanzia sono stati spiccati proprio per consentire agli indagati di poter prendere parte, attraverso la nomina dei propri consulenti, agli accertamenti peritali.

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