La dottoressa è accusata di omicidio colposo per la morte del feto alla quarantesima settimana di gravidanza di una paziente; il processo dovrà accertare se la tragedia si poteva evitare

Il Giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Cremona ha rinviato a giudizio una ginecologa in servizio presso il nosocomio del capoluogo di provincia lombardo. Come riporta Cremona Oggi, la dottoressa è indagata per omicidio colposo per aver provocato la morte del feto alla quarantesima settimana di gravidanza di una sua paziente.

Il fatto risale all’inizio del 2019. La gestante, 40enne in attesa di una bambina, sarebbe stata visitata il 31 dicembre del 2018 e poi il 1 gennaio del 2019. Gli esami effettuati avrebbero evidenziato una riduzione del liquido amniotico, una riduzione della crescita del feto e alterazioni della glicemia nella mamma; ciò nonostante, il medico non avrebbe ritenuto di trattenere la donna in ospedale, disponendo ulteriori accertamenti. Secondo l’ipotesi accusatoria, invece, il ricovero, con la disposizione di ulteriori approfondimenti e uno stretto monitoraggio, avrebbe consentito, alle prime avvisaglie di sofferenza del feto, di procedere con l’induzione del parto o al parto cesareo.

Il rinvio a giudizio arriva dopo una richiesta di archiviazione da parte della Procura alla quale – come riferisce ancora Cremona Oggi – gli stessi genitori della piccola non si erano opposti. I consulenti incaricati dalla magistratura inquirente, ma anche i periti di parte, non avevano infatti fornito certezze circa il fatto che la morte del feto, dovuta alla costrizione del cordone ombelicale, si sarebbe potuta evitare; il tutto pur riconoscendo la sussistenza di una condotta imprudente da parte del camice bianco indagato.

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