Morto dopo dimissioni dal Pronto soccorso: la Procura di Macerata ha disposto l’autopsia sul corpo del 72enne, deceduto in clinica a Civitanova

Morto dopo dimissioni dal Pronto soccorso di Civitanova: i familiari presentano denuncia, la Procura apre indagine. Come riporta cronachemaceratesi.it, il 72enne – secondo l’esposto ai Carabinieri – sarebbe morto senza che i familiari sapessero perché, all’improvviso dopo essere andato al pronto soccorso dell’ospedale “da dove – sostiene la figlia – se lo erano fatto scappare” e poi trasferito in una clinica, dove si è spento. Sul corpo è stata effettuata l’autopsia dopo che i familiari hanno fatto denuncia. Una vicenda che è precipitata nel giro di pochi giorni e che si è conclusa tragicamente. Il 72enne, che soffriva di Alzeheimer, si era sentito male giovedì della scorsa settimana. “Aveva avuto una emorragia – racconta la figlia – e lo abbiamo portato al pronto soccorso di Civitanova”. Il personale “mi ha detto che non potevo stare con lui ad assisterlo” e così la donna era tornata a casa.

La mattina dopo avrebbe scoperto che il padre era stato dimesso “senza dirmi niente. Io allora ho insistito perché facessero ulteriori accertamenti e lo hanno ripreso in carico al pronto soccorso”. Poche ore dopo però ha ricevuto una telefonata da un barista di Civitanova alta “che mi dice che mio padre si trova lì”. E subito andata a prenderlo e lo ha riportato al pronto soccorso. Da lì le cose sembrava andassero meglio. Per il 72enne però non c’era posto in ospedale per poterlo ricoverare e così dal pronto soccorso è stato mandato in clinica. La situazione non si è risolta, anzi si è conclusa nel peggiore dei modi.

“Mio padre è stato trovato morto – racconta la figlia – lunedì mattina dopo due giorni di ricovero alla clinica e nessuno dei medici ha saputo dirci la causa della morte. So soltanto che sabato quando sono riuscita ad entrare per vederlo un attimo, mio padre era
stato pesantemente sedato con dei tranquillanti, era in stato semi comatoso, non mi rispondeva. Ho chiesto se avesse mangiato o almeno bevuto e mi è stato risposto
che lunedì doveva fare un esame e che non poteva mangiare”. Poi però lunedì mattina le cose vanno in modo diverso: “Ricevo delle chiamate e dopo aver richiamato
mi dicono: ‘Sì, salve. Suo padre è morto'”. Come sia successo dovrà chiarirlo l’autopsia che la procura di Macerata ha disposto. “Il 13 dicembre siamo andati dai carabinieri a fare denuncia, con l’assistenza di un avvocato, per omicidio colposo verso ignoti — continua la donna -.Abbiamo chiesto venisse fatta l’autopsia perché la causa della morte dopo due giorni di ricovero è del tutto sconosciuta”.

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