I camici bianchi sono stati ritenuti responsabili, con le loro condotte omissive, del decesso di un detenuto di 59 anni, morto per un’ulcera gastrica nel 2016
Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Lecce, al termine del rito abbreviato, ha inflitto una condanna a quattro mesi di reclusione per due medici in servizio presso il carcere del capoluogo salentino, finiti a giudizio con l’accusa di responsabilità colposa in ambito sanitario per il decesso di un detenuto di 59 anni, morto per un’ulcera gastrica. Assolto, invece, per non aver commesso il fatto un terzo camice bianco.
Come ricostruisce il Corriere Salentino l’uomo stava scontando una condanna a 9 anni per reati contro la persona. Dal suo ingresso nell’Istituto penitenziario, nel 2011, non avrebbe mai lamentato problemi di salute.
A Inizio 2016 avrebbe cominciato ad accusare disturbi di stomaco e cali di pressione.
Secondo le ipotesi accusatorie nel corso di una prima visita medica, il 20 gennaio, uno dei professionisti condannati avrebbe richiesto per il detenuto l’effettuazione di un esame di esofago-gastro-duodenoscopia, senza tuttavia informarlo dei gravi rischi connessi in caso di mancata sottoposizione a tale esame, che effettivamente non venne mai eseguito dal paziente. Il tutto nonostante il persistere, anche nei giorni successivi, dei dolori addominali.
A detta del Gip – che aveva disposto l’imputazione coatta degli indagati accogliendo l’opposizione dei familiari della vittima alla richiesta di archiviazione del procedimento avanzata dal Pubblico ministero – gli altri due medici si sarebbero poi limitati, nelle successive visite , a prescrivere terapie generiche (un antidolorifico e un lassativo e un vasopressore) nonostante si trovassero di fronte ad un quadro cardiocircolatorio estremamente grave (pressione arteriosa pari a 80/60) e senza disporre un’ecografia o un ricovero.
Il 59enne sarebbe quindi deceduto, nel volgere di poche settimane, per uno shock emorragico.
Da li la denuncia presentata dai parenti e l’apertura dell’inchiesta conclusasi con il verdetto delle scorse ore, che ha previsto anche una provvisionale immediatamente esecutiva di 5mila euro in favore della parte civile, in attesa della quantificazione del risarcimento da definire in sede civile. I camici bianchi condannati, tramite i loro legali, avrebbero già annunciato che, una volta depositate le motivazioni della sentenza, attese entro 60 giorni, procederanno a presentare appello.
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