Bene per la Federazione il riconoscimento del ruolo degli infermieri nel welfare sociosanitario, ma vanno coinvolti anche nella prevenzione

Ci sono molte novità, soprattutto sul territorio, ma in alcuni passaggi sembra esserci un distacco, anche rispetto a provvedimenti già approvati. Questo il commento dell’Ipasvi, la Federazione Nazionale Collegi Infermieri, rispetto al testo relativo ai nuovi Lea, che dopo il via libera del Mef, sarà definitivamente sottoposto al vaglio del Parlamento a settembre.

Il ‘distacco’, secondo il presidente Barbara Mangiacavalli, riguarderebbe in particolare le cronicità, un caso in cui gli infermieri nei Lea sono un livello poco citato, a differenza di quanto avviene nel piano specifico da poco approvato anche dalle Regioni. E ancora le note critiche si concentrano sul versante della prevenzione, dove non viene dato agli infermieri il peso adeguato, in contrasto con un profilo professionale di cui la prevenzione rappresenta una prerogativa.

Tuttavia nei nuovi Lea gli infermieri ci sono, sottolinea l’Ipasvi. Ci sono in modo nuovo rispetto al passato, gettando le premesse per il vero riconoscimento della professione e della professionalità non in modo subalterno, ma assolutamente paritario con altre professioni sanitarie.

Quanto ai contenuti del Dpcm l’Ipasvi evidenzia la presenza del welfare socio-sanitario con livelli progressivi di intensità di cure per l’assistenza prevista. Per l’Adi ai malati cronici non autosufficienti, si passa dal livello base all’alta intensità che corrisponde all’ospedalizzazione domiciliare. Si tratta di prestazioni professionali prevalentemente di tipo medico-infermieristico-assistenziale ovvero prevalentemente di tipo riabilitativo-assistenziale.

Sul fronte dell’integrazione sociosanitaria, il Decreto prevede che le cure domiciliari siano integrate da prestazioni infermieristiche e di assistenza professionale alla persona. Queste, erogate secondo i modelli assistenziali disciplinati dalle Regioni, sono interamente a carico del Servizio sanitario nazionale per i primi trenta giorni dopo la dimissione ospedaliera protetta e per una quota pari al 50 per cento negli altri casi.

“I Lea sono una realtà importante per il Servizio sanitario nazionale – afferma Mangiacavalli – e ora indubbiamente c’è la parte più difficile, quella di essere certi che siano davvero garantiti a tutti e ovunque. Un impegno importante per il ministero della Salute, il Governo, il Parlamento e le stesse Regioni che li devono applicare. Una speranza per quel personale, quei professionisti che ogni giorno hanno fatto di tutto per farli rispettare, nonostante le difficoltà di un servizio sanitario concentrato a quanto pare finora più sulla spesa che non sui risultati della sua mission. Per quei professionisti che credono ora nelle promesse del ministro Lorenzin che ha annunciato l’operatività dei nuovi Lea dall’autunno e dal prossimo anno, con la legge di stabilità, sblocco del turnover, stabilizzazione dei precari, rinnovo del contratto”.

Il presidente Ipasvi rimarca come il provvedimento arrivi fin troppo in ritardo e abbia dovuto subire integrazioni e modifiche spot legate alle necessità contingenti del Servizio sanitario nazionale; un provvedimento che tuttavia non arriva ancora alla piena operatività di un sistema in cui la componente principale sono proprio i professionisti che i Lea devono applicare.

“Un po’ come imboccare un’autostrada con una meta ben definita e raggiungibile in modo lineare e in tempi relativamente brevi – conclude Mangiacavalli – e poi su questa trovare deviazioni e interruzioni che costringono il viaggiatore – alias il paziente – a percorsi alternativi. Si va ugualmente avanti, è vero, ma non nel modo migliore e con il miglior utilizzo delle risorse. Nel modo più appropriato per farla breve, non solo dal punto di vista clinico, ma anche organizzativo. Speriamo che la promessa di adeguare i Lea ai nuovi bisogni presto preveda anche questo”.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui