A guidare l’operazione l’equipe del professor Riccardo Masetti che lo ha definito «un caso quasi unico per le dimensioni cui era arrivata questa neoplasia, cresciuta localmente in modo abnorme»
Aveva atteso degli anni prima di consultare uno specialista, forse a causa della paura o dell’imbarazzo: ora, dopo un intervento eccezionale durante il quale le è stato asportato un tumore al seno del peso di 15 chili, una donna di sessant’anni sta bene ed è stata dimessa. Un caso praticamente unico ma, purtroppo, sintomatico di come ancora non sempre funzionino a dovere le campagne educative o le strategie messe in atto per prevenzione e diagnosi precoce.
A smuovere finalmente la paziente dal blocco che le impediva di chiedere assistenza medica, alcune complicazioni legate all’insorgenza del tumore.
La rara e complessa operazione è stata eseguita al Policlinico A. Gemelli di Roma, da una equipe specializzata guidata dal professor Riccardo Masetti, direttore della struttura afferente all’Area Salute della Donna dell’ospedale universitario: l’intervento è durato 3 ore; i medici hanno potuto rimuovere completamente il tumore, chiudendo la ferita senza che siano stati necessari trasferimenti cutanei. «Si tratta» ha spiegato il prof. Masetti, «di un caso quasi unico per le dimensioni cui era arrivata questa neoplasia, cresciuta localmente in modo abnorme».
La maggiore difficoltà incontrata, è stata proprio quella del controllo della abnorme vascolarizzazione determinata da una crescita così avanzata del tumore al seno, oltre al distacco della lesione dalle strutture muscolari della parete toracica.
Ora che la paziente è tornata a casa dopo un tranquillo decorso operatorio, spiega il senologo, «dovremo aspettare i risultati dell’esame istologico per decidere gli ulteriori trattamenti utili a scongiurare una progressione di questa malattia avanzata. In genere, questi tumori hanno una biologia non molto aggressiva, ed anche lo sviluppo di eventuali lesioni secondarie avviene in modo più lento».
