Il nuovo strumento mira a incrementare l’adempimento spontaneo del contribuente mediante un meccanismo di premialità

Si chiameranno ‘indicatori di compliance’ e sostituiranno, con una sperimentazione su larga scala, i tanto criticati studi di settore. Si tratta di un dato sintetico che fornisce, su scala da uno a dieci, il grado di affidabilità del contribuente. Se il contribuente raggiunge un grado elevato avrà accesso al sistema premiale che prevede oggi, l’esclusione da alcuni tipi di accertamento e una riduzione del periodo di accertabilità. Dunque, una sorta di ‘pagella’di affidabilità fiscale: più il ‘voto’ sarà elevato, maggiore sarà il ‘premio’ al contribuente fedele.

La novità è stata fortemente voluta dal ministero dell’Economia e delle Finanze che ha illustrato ad associazioni di categoria e ordini professionali una serie di proposte di innovazione metodologica che saranno messe a punto con gradualità e manderanno in soffitta gli studi di settore insieme al loro utilizzo come strumento di accertamento preventivo. I nuovi strumenti sono in linea con i principi della riforma fiscale che punta tutto sull’adempimento spontaneo.

Il nuovo indicatore sarà articolato in base all’attività economica svolta in maniera prevalente, con la previsione di specificità per ogni attività o gruppo di attività. Verrà costruito sulla base di una metodologia statistico-economica innovativa che prende in considerazione molteplici elementi; gli indicatori di normalità economica (finora utilizzati per la stima dei ricavi) diventeranno indicatori per il calcolo del livello di affidabilità; invece dei soli ricavi saranno stimati anche il valore aggiunto e il reddito d’impresa; il modello di regressione sarà basato su dati panel (8 anni invece di 1) con più informazioni e stime più efficienti; il modello di stima coglierà l’andamento ciclico senza la necessità di predisporre ex-post specifici correttivi congiunturali (cd correttivi crisi); una nuova metodologia di individuazione dei modelli organizzativi consentirà la tendenziale riduzione del numero, una maggiore stabilità nel tempo e assegnazione più robusta al cluster.

L’Agenzia delle Entrate provvederà a comunicare al singolo contribuente il risultato dell’indicatore sintetico e le sue diverse componenti, comprese quelle che appaiono incoerenti. Il contribuente sarà pertanto stimolato ad incrementare l’adempimento spontaneo e incentivato a interloquire con l’Agenzia delle Entrate per migliorare la sua posizione sul piano dell’affidabilità.

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