Sei medici e due infermieri andranno a processo per il decesso di un uomo di 65 anni, morto per un’ulcera perforante non diagnosticata nel 2016 ad Alatri
Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Frosinone ha rinviato a giudizio otto operatori sanitari, sei medici e due infermieri, in servizio presso il nosocomio di Alatri. Gli indagati sono accusati di omicidio colposo in relazione al decesso di un 65enne del luogo, morto per un’ulcera perforante non diagnosticata nel dicembre del 2016.
L’uomo, in base a quanto ricostruisce Ciociaria Oggi, era stato visitato una prima volta a novembre. In quell’occasione – secondo la consulenza medico legale disposta dal Pubblico ministero – sarebbe stato dimesso con una diagnosi di anemia grave, malgrado valori di emoglobina al di sotto degli standard e senza che, tuttavia, venissero effettuati i dovuti accertamenti (esame endoscopico, colonscopia, raggi con contrasto e Tac all’addome) per individuare l’origine del sanguinamento.
Il 2 dicembre il paziente era tornato in Pronto soccorso. Ricoverato in chirurgia, gli sarebbe stata diagnosticata una subocclusione dell’intestino. Ancora una volta però – riferisce Ciociaria Oggi – non sarebbero stati disposti ulteriori accertamenti clinici.
Solamente la sera del 4 dicembre, nonostante già da alcune ore fossero evidenti – secondo il magistrato inquirente – i segni della perforazione e il 65enne fosse in stato soporoso, i camici bianchi avrebbero disposto una laparotomia.
L’uomo, tuttavia, non ce l’aveva fatta. A causare la morte, secondo quanto appurato, sarebbe stata un’emorragia interna determinata da ulcera perforante.
Agli infermieri indagati viene invece addebitato di non aver dato immediata comunicazione ai dottori dello stato clinico del paziente e di aver somministrato delle sacche senza indicazione medica. Prosciolto dalle accuse, invece, un settimo medico inizialmente finito assieme ai colleghi nel mirino della magistratura.
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