Ricercatori del National Human Genome Research Institute hanno scoperto un “marchio di fabbrica” del DNA tumorale: svolta nel campo della prevenzione

Una semplice analisi del sangue permetterà di individuare, con una diagnosi rapida e molto precoce, la presenza di cancro al colon, cancro allo stomaco, cancro ai polmoni, cancro al seno e cancro all’utero che potrebbero così essere trattati nella fase in cui sono maggiori le chance di successo delle cure.

Parola dei ricercatori del National Human Genome Research Institute: a loro va il merito, infatti, di aver scoperto quello che è stato già ribattezzato come il ‘marchio di fabbrica’ nel DNA tumorale. Si tratta di una ‘metilazione’, cioè una modificazione chimica alla quale può andare soggetto il DNA, che modula l’espressione dei geni.

“Trovare un particolare ‘marchio’ tumorale basato sulla metilazione è un po’ come cercare un abete in una foresta di pini – afferma Laura Elnitski, biologa computazionale dell’Intramural Research Program presso il National Human Genome Research Institute (NHGRI) dei NIH – è una vera sfida tecnica individuarlo, ma noi siamo riusciti a rintracciare un ‘marchio’ caratterizzato da un’elevata metilazione intorno al gene ZNF154, presente solo nei tumori”.

È da questa scoperta che i ricercatori ora sperano di riuscire a mettere a punto un esame del sangue che riesca a rivelare la presenza di tumori in fase precoce di sviluppo.

Lo stesso gruppo di ricerca della Elnitski aveva già scoperto un “marchio” di metilazione intorno al gene ZNF154 in 15 tipi di tumori solidi (presenti in 13 diversi organi) e che era stato visto come un possibile biomarcatore tumorale universale. Ora, però, sarebbero stati fatti importanti passi avanti: a livello dei tumori di colon, polmone, mammella, stomaco ed endometrio. Nella fattispecie, si è scoperto che tutti i tipi e i sottotipi di tumore producono costantemente lo stesso marchio di metilazione intorno al gene ZNF154.

“Trovare questa firma di metilazione è stata un’impresa incredibilmente ardua e importante – sostiene il direttore scientifico del NHGRI Dan Kastne – Questa scoperta potrebbe rappresentare un passo importante verso lo sviluppo di un test che consenta di individuare la presenza di un tumore in fase precoce, attraverso un esame del sangue”.

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