Il valgismo dell’articolazione metatarso-falangea, più comunemente alluce valgo, è una deviazione mediale sull’asse sagittale, le cui cause sono ancora incerte

Oggi trattiamo l’ultima patologia dell’arto inferiore: l’alluce valgo, conosciuto anche come “cipolla” del piede.
Dopo questa descrizione avrai capito di cosa stiamo parlando. Quando ero bimbo entrambe le mie nonne indossavano scarpe nere con un tipico taglio sulla tomaglia che permetteva alla “cipolla” di uscire dalla scarpa senza infiammare la parte. In termini clinici, il valgismo dell’articolazione metatarso-falangea è una deviazione mediale di circa 20 gradi sull’asse sagittale. In altre parole la punta dell’alluce se ne va in dentro.

Le cause vere di questo problema sono davvero ancora incerte, la più accreditata è la componente ereditaria.

Ma vediamo come riconoscere la patologia. L’alluce si sposta marcatamente verso le altre dita, la cute può divenire rossa, la parte è dolente, tumefatta, e se vi si pigia sopra anche delicatamente, il dolore è intenso. L’articolazione è poco mobile ed è praticamente impossibile correre quando si è in fase acuta.

Molto spesso si ricorre all’intervento chirurgico, ma già dal 1995 molti studi scientifici indicano che spesso questa tecnica non sia davvero efficace e risolutiva. In ogni caso, che si debba essere operati o meno, qualche esercizio di riabilitazione non fa mai male!

Vediamo quindi come trattare il valgismo del piede con quattro semplici esercizi:

1. L’ esercizio del muro: questo esercizio va eseguito in posizione supina (cioè sdraiati a pancia in su). Le gambe andranno piegate e i piedi appoggiati ad un muro. L’esercizio si basa su un sollevamento graduale dei piedi, iniziando dall’area del tallone, per poi interessare l’area d’appoggio, premendo prima delicatamente sulle falangi, poi sull’arco plantare ed infine sui talloni. La posizione di massimo sforzo andrà tenuta per una durata indicativa di 5 secondi.

2. La rotazione dell’alluce: per eseguire questo esercizio occorrerà rimanere seduti con le gambe distese. Cerca di muovere l’alluce immaginando di seguire una forma a cerchio. L’esercizio può essere seguito sia in senso orario che antiorario; ti consiglio di alternarlo nei due sensi. Passato un tempo di circa 10 secondi, dovrai tentare di estendere l’alluce lateralmente, la posizione dovrà essere mantenuta per un breve intervallo di tempo: circa due secondi. Essendo un movimento abbastanza complesso, dovrà essere interrotto nel caso in cui tu avverta un forte dolore.

3. La pallina: questo esercizio va eseguito in posizione eretta. Poni una pallina morbida (grande più o meno come una pallina da ping pong) sotto il piede; per la precisione sotto la pianta. Successivamente muovi delicatamente il piede iniziando dall’arco plantare per arrivare infine alle dita. Successivamente esegui il movimento contrario. La posizione andrà mantenuta per alcuni secondi ad ogni passaggio (dita, arco plantare e tallone).

4. La camminata: è l’esercizio più semplice nonché uno dei più efficaci: sarà sufficiente abituarsi a camminare a piedi scalzi in casa. Dovrai eseguire una dozzina di passi, facendo attenzione a tenere il piede ben diritto. Dovrai piegare in modo appena accennato il ginocchio, e soltanto le dita rimarranno a toccare il pavimento. Una volta trovato il giusto punto d’appoggio, dovrai mantenere la posizione per circa 5 o 6 secondi, e poi ricominciare a camminare.

Dr. Paolo Scannavini
pscannavini@gmail.com
Fisioterapista e Kinesiologo

 

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