Il provvedimento motivato dall’incompatibilità tra il codice di deontologia medica e le istruzioni operative fornite dai camici bianchi al personale infermieristico
“Il personale infermieristico o sanitario ausiliario nella sua affermata autonomia ha compiti, competenze e responsabilità integrate e coordinate ma pur sempre distinte e diverse da quelle mediche e tali rimangono anche nel percorso di intervento diagnostico e cura delle patologie in ambito emergenziale, al di là della emergenzialità di situazioni nelle quali possono essere autorizzati e richiesti di prestazioni ordinariamente erogate dal medico”.
Questa la spiegazione alla base del provvedimento con cui l’Ordine dei Medici di Bologna ha sospeso negli ultimi mesi 9 camici bianchi per aver scritto istruzioni operative per infermieri a bordo di ambulanze, avvallando così, in capo al personale infermieristico, l’assunzione di competenze esclusivamente mediche, tra le quali anche la diagnosi e la prescrizione di farmaci, seppur sotto l’indicazione a distanza da parte del medico.
Le motivazioni sono state inviate alla presidente della Fnomeco, Roberta Chersevani. La sanzione, tuttavia, rimane per ora inapplicata in attesa che la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie si pronunci sul ricorso presentato dai medici.
Per l’OMCeO Bologna diagnosi e prescrizione vanno sempre effettuate personalmente dal medico visitando il paziente mentre gli infermieri non possono agire in autonomia, anche se hanno ricevuto indicazioni a distanza da un medico su come comportarsi. Questi ultimi casi, dunque non sarebbero compatibili con il Codice di deontologia medica.
In base alle disposizioni deontologiche, infatti, secondo quanto si legge nelle motivazioni, “la diagnosi, la prescrizione e la somministrazione farmacologica involgono la diretta responsabilità del medico e rappresentano competenze che non possono ordinariamente delegarsi, in via surrogatoria e/o temporanea, al personale infermieristico; la prescrizione e somministrazione farmacologica, anche nell’ambito delle strutture preposte a fronteggiare le emergenze, quali sono i Pronto Soccorso, non possono essere effettuate prescindendo dal controllo diretto da parte del medico; la tutela del paziente si esprime anche e soprattutto garantendo la sicurezza delle procedure adottate a tutela dei trattamenti, onde cercare di evitare e di ridurre al minimo la ricorrenza di infortuni valutativi che possono prodursi anche solo nella meccanica traduzione in fatto dei riferimenti tabellari comportamentali rivolti al personale sanitario ausiliario”.