Il presidente Anelli torna sul caso Inps invocando l’intervento del Ministro della Salute e l’istituzione di un Tavolo sulla medicina fiscale

Stralciare le parti del Piano della Performance dell’Inps incompatibili con il Codice di Deontologia Medica. Questo l’appello lanciato dalla FNOMCeO, che ha invocato l’intervento del Ministro della Salute, chiedendo, inoltre, l’istituzione di un Tavolo sulle problematiche della Medicina fiscale. In particolare, il Presidente della Federazione, Filippo Anelli, torna sul caso Inps innescato dalla Determinazione n° 24/2018 dell’Istituto.

Già la scorsa settimana, sulle pagine del Fatto quotidiano, Anelli aveva bocciato con parole durissime il provvedimento. Questo prevede, tra gli obiettivi per i medici, anche le voci ‘revoche prestazioni invalidità civile’ e ‘annullamento prestazioni dirette malattia’ nell’ambito delle visite di controllo.

Il presidente della Federazione esprime apprezzamento per i numerosi interventi di questi giorni a difesa della libertà, autonomia e indipendenza dei medici, e a tutela della salute dei cittadini. A partire da quelli del presidente dell’Ordine dei Medici di Milano, Roberto Carlo Rossi e dei Sindacati medici, che sono insorti a difesa della Professione.

La stessa Giulia Grillo ha sottolineato come il revocare prestazioni per raggiungere obiettivi economici violi il codice deontologico medico. Tra i rappresentanti delle istituzioni, poi, Anelli sottolinea la vicinanza espressa dal Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Pierpaolo Sileri. E quella del capogruppo M5S della Commissione Affari Sociali alla Camera Celeste D’Arrando.

“Lanciamo dunque il nostro appello al Ministro della Salute Giulia Grillo, che ha dimostrato di saper comprendere così bene il ruolo dei Medici”.

Per questi ultimi – ribadisce il medico – “i principi del Codice deontologico verranno sempre prima di ogni ragione di bilancio”.

L’auspicio della FNOMCeO è l’apertura di un Tavolo “dedicato a questa materia così multiforme e complessa”. L’obiettivo è sanare tutte le ingiustizie che vedono oggi vittime i professionisti della Medicina fiscale e legale.

“Urge superare questa situazione di stallo, stipulando in tempi brevi l’Accordo Collettivo nazionale per disciplinare il rapporto di lavoro tra l’INPS e i medici fiscali e stabilizzando anche i medici convenzionati esterni che, da precari e senza le minime tutele di legge – ferie, malattia, maternità – collaborano con l’Istituto, per svolgere tutti gli adempimenti medico legali in ambito assistenziale e previdenziale di competenza dei Centri medico legali”.

Sul caso Inps Anelli conclude che “occorre modificare questi assurdi obiettivi di performance che collidono con la Deontologia e la coscienza. È necessario restituire serenità lavorativa e di vita a tutti questi colleghi, che da anni svolgono funzioni delicatissime per il Paese, a garanzia dei diritti dei cittadini più fragili”.

 

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