“La chiamata in servizio durante la pronta disponibilità “sospende” il riposo e non lo “interrompe”

A giudizio di Anaao Assomed, questa interpretazione tutta “italiana” della norma giuridica sarebbe ben lontana dalle premesse e dallo spirito delle direttive e della giurisprudenza comunitaria.

La rivista Panorama della Sanità ha pubblicato le parole del segretario nazionale Anaao Assomed, il quale “dando seguito all’impegno assunto e comunicato alla controparte pubblica in sede Aran, nel corso della trattativa per il nuovo Ccnl 2016/18 dell’Area Sanità conclusasi in questi giorni, ha dato mandato (…) agli Avvocati Anaao Assomed di predisporre il testo del ricorso da presentare nelle prossime settimane alla Corte di Giustizia Europea per un suo specifico pronunciamento relativamente alla spinosa questione della reperibilità “attiva” e dei meccanismi di compensazione del mancato riposo, in particolare quando ne sia lesa la sua continuità e consecutività”.

“Infatti, – si legge sul quotidiano-  ai  sensi del D.Lgs 133/2008 art. 4 comma 4, la chiamata in servizio durante la pronta disponibilità “sospende” il riposo e non lo “interrompe”. Questa interpretazione tutta “italiana” della norma giuridica è considerata, a giudizio di Anaao Assomed, ben lontana dalle premesse e dallo spirito della direttiva europea 2003/88/Ce nonché dai ripetuti pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea. Per tali motivi l‘Anaao Assomed ha deciso di dare avvio alla procedura per un definitivo chiarimento della direttiva Ue in materia”. Così una nota dell’Anaao Assomed”.

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