I dati del bilancio preventivo 2017 rivelano conti in rosso, e già si pensa a come correre ai ripari

Hanno messo in allarme politica e analisti i dati del bilancio preventivo 2017 Inps che hanno rivelato conti in rosso e un negativo da 6.152 milioni di euro.

Ma dei conti in rosso Inps si era parlato già l’anno scorso: il 2016, infatti, è stato l’anno in cui il patrimonio netto dell’istituto è andato in negativo. Adesso, nella prima nota di variazione al bilancio preventivo 2017, i conti sono peggio di quanto ci si potesse aspettare.

Secondo “La Repubblica”, “il risultato economico di esercizio per l’anno è negativo per 6.279 milioni, a fronte di un rosso da 6.152 milioni del preventivo originario 2017, e il patrimonio netto previsto alla fine dell’anno è negativo per 7.990 mln (originariamente era di -7.863 milioni nelle previsioni)”.

E nel 2016 erano servite a poco le rassicurazioni del presidente Tito Boeri, il quale aveva parlato di mere “questioni contabili”. Ma lo stesso Boeri, chiamato a commentare i conti in rosso solo qualche mese fa, aveva replicato affermando che “il disavanzo dell’Istituto deriva unicamente da ritardi nei trasferimenti dello Stato che vengono anticipati dall’Inps e poi ripianati”.

Ma il balletto delle cifre prosegue con il saldo di competenza finanziaria a -6.599 milioni (-6.551 milioni nelle precedenti previsioni). Previste entrate contributive complessive di 219.730 milioni, con un aumento dello 0,2% circa rispetto al dato già previsto.

L’aumento più significativo si verifica per le “Gestioni dipendenti pubblici” sui rinnovi contrattuali e le nuove assunzioni nelle amministrazioni statali. Sono infatti ben 315.104 milioni le uscite per prestazioni, che salgono di 2.562 milioni rispetto alle previsioni. Le prestazioni pensionistiche (276.902 milioni) aumentano di 1.586 milioni (+0,58%) rispetto alle previsioni per il 2017, mentre quelle temporanee incidono per 38.202 milioni, con un aumento di 976 rispetto al preventivo originario di 37.226 milioni.

Per quanto concerne la competenza finanziaria, il sostegno complessivo dello Stato è di 113.344 milioni, così suddivisi: 109.746 milioni di trasferimenti di parte corrente, con un incremento di 2.375 milioni rispetto alla previsione precedente, oltre ai 3.598 milioni di trasferimenti in conto capitale per anticipazioni di bilancio, con un aumento di 1.329 milioni rispetto a quelle previste nel preventivo originario.

Nei trasferimenti sono compresi il finanziamento della spesa per invalidi civili per 17.450 milioni e la quota parte di ciascuna mensilità di pensione erogata per 22.903 milioni.

Inoltre, va annotato che le spese complessive per il funzionamento dell’Istituto sono di 4.152,1 milioni, in linea (-0,01%) con il dato previsto dal bilancio preventivo originario. Vengono trasferiti al bilancio statale 740,8 milioni di risparmi, un incremento dello 0,7% rispetto al 2016. Il valore nominale dei crediti contributivi previsti al termine dell’anno è pari a 109.697 milioni, con una diminuzione di 15 milioni rispetto ai 109.712 milioni previsti in origine. L’ammontare del Fondo svalutazione crediti è stato quantificato in 59.558 milioni, con una percentuale media di svalutazione di oltre il 54%. La risultante delle operazioni di accantonamento a questo Fondo, per il 2017, ha inciso sul risultato economico d’esercizio per 701 milioni.

Ma come rimpinguare i conti in rosso dell’Inps? La soluzione, per salvare le casse dell’Istituto di previdenza, potrebbe essere la valorizzazione dell’intero patrimonio immobiliare, e pare sia già pronto un piano in tal senso. Dunque 30.000 unità immobiliari suddivise fra unità residue delle operazioni di cartolarizzazione (25.000 unità) e unità immobiliari non cartolarizzate (5.000 unità) per un valore complessivo di circa 2,5 miliardi di euro per le quali è prevista la totale dismissione. Le dismissioni avverranno in primis attraverso la cessione diretta con salvaguardia dei diritti di opzione e prelazione riconosciuti ai conduttori, e in un secondo momento tramite il conferimento di parte del patrimonio al fondo immobiliare i3-Inps.

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2 Commenti

  1. Bisogna togliere la pensione privilegiata. Non esiste un pensionato Delle Forze Armate e della Polizia ecc. Che la percepisce. Stanno tutti male, ca. 600.000 la percepiscono

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