Per il segretario generale del Sindacato Medici Italiani dalla vicenda esce male tutta la governance dell’Ente previdenziale dei medici
La notizia relativa alle dimissioni di Giacomo Milillo dalla carica di segretario della Fimmg in seguito alla deliberazione del CDA della Fondazione Enpam di dare seguito nei suoi confronti a un’azione risarcitoria in quanto ex Presidente della società Enpam Sicura, ha riaperto il dibattito intorno al meccanismo di governance dell’Ente previdenziale dei medici.
Il Sindacato dei medici italiani (Smi) ha espresso “grave preoccupazione” per le implicazioni relative alla notizia delle dimissioni di Milillo. «Il Re è nudo – ha affermato il segretario generale Pina Onotri -. Per mesi, come Smi, siamo stati gli unici a contestare la nascita di Enpam Sicura. Già da gennaio di quest’anno anno abbiamo allertato, con esposti i ministeri vigilanti e la Corte dei Conti e in seguito con diverse interpellanze parlamentari”.
Per lo Smi l’epilogo della vicenda dimostra che quella di Enpam Sicura è stata un’operazione inutile e illegittima, stoppata dagli stessi Ministeri competenti e che è costata probabilmente qualche milione di euro dei fondi pensionistici. “Enpam Sicura – ha evidenziato il segretario generale – non avrebbe dato risposte ai medici, ma poltrone nei consigli di amministrazione. Da questa vicenda, che ha portato alle dimissioni di Giacomo Milillo da segretario della Fimmg, ne esce male tutta la governance dell’Enpam stessa».
Onotri si è soffermtaa poi sulla necessità, già rimarcato da tempo dal suo sindacato di riformare l’Ente previdenziale medico, in quanto viziato da chiare incompatibilità, e ristabilire un meccanismo di garanzia democratica, favorendo davvero la partecipazione della categoria alla gestione delle proprie pensioni.
“Non si possono ricoprire contemporaneamente più cariche – ha concluso il rappresentante dello Smi -. Non si possono rivestire ruoli apicali sindacali e nel contempo sedere nei cda dei nostri enti previdenziali o peggio degli ordini professionali. Non si può rivestire il ruolo di controllore e controllato”.
