Secondo indiscrezioni, il MIUR pensa a un taglio dei posti per l’accesso ai corsi della Facoltà di Medicina. La risposta di Link – Coordinamento Universitario

L’ipotesi di una riduzione dei posti disponibili per l’accesso ai corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia non piace a Link – Coordinamento Universitario che risponde duramente alle indiscrezioni di stampa (secondo le quali si starebbe progettando un taglio di 1500 posti rispetto ai 9513 dell’anno passato).

«Se queste indiscrezioni fossero confermate, si tratterebbe dell’ennesimo attacco al diritto allo studio e alle aspirazioni dei futuri studenti universitari» ha spiegato Alberto Campailla, portavoce di Link. «Il numero chiuso, con le sue assurde modalità di selezione, è un’ingiustizia che abbiamo più volte denunciato».

Mentre sono state da poco ufficializzate le date dei test di ammissione alla facoltà di Medicina per l’anno accademico 2016/2017, si riaccende la polemica sui posti disponibili: «oramai anche una parte dell’accademia è consapevole che gli sbarramenti all’accesso rappresentano un problema non solo per gli studenti» ha aggiunto Campailla. «Ma ancora una volta rimaniamo delusi dalla gestione della faccenda a livello ministeriale con le diverse promesse del Ministro Giannini sul cambiamento delle modalità d’accesso ai corsi di medicina che si risolvono con un nulla di fatto e lo spauracchio di un inasprimento delle possibilità di accesso».

«Non si può scaricare sulle prossime generazioni di studenti di medicina le mancanze dell’attuale sistema di accesso alla professione medica, né si può pensare di risolvere il problema della mancanza di borse di specialità, dovuto agli scarsi finanziamenti per la formazione medica, riducendo il numero di studenti in ingresso nel corso di studi» prosegue Campailla. «Da anni chiediamo che si cominci a ragionare dalle attuali mancanze del Sistema Sanitario e si ragioni del fabbisogno di personale medico a partire dal diritto alla salute dei cittadini e dalle trasformazioni demografiche e sociali che stanno avvenendo nel nostro paese e non a partire dalle necessità di far quadrare i bilanci dello Stato e delle Regioni».

«Se le decisioni del Ministero dovessero confermare queste indiscrezioni sarebbe uno schiaffo gravissimo per i tanti studenti che stanno per affrontare l’Esame di Maturità e per i tanti che hanno provato negli anni scorsi ad entrare nei corsi di laurea di Medicina. Chiediamo un immediato confronto con le rappresentanze studentesche e auspichiamo che il Ministero proceda con celerità a smentire queste indiscrezioni» conclude il portavoce di Link.

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