Epifani: grazie a decreto di proroga della validità delle graduatorie per l’accesso al corso di formazione specifica in medicina generale tutte le borse eventualmente disponibili dopo la rinuncia dei corsisti potranno essere riassegnate

“Finalmente il momento che aspettavamo è arrivato: il Ministro Grillo ha firmato il decreto per la proroga della validità delle graduatorie per l’accesso al corso di formazione specifica in medicina generale (CFSMG) del triennio 2019-202”. Così la Responsabile Nazionale Area Formazione e Prospettive del Sindacato Medici Italiani, Deli Epifani.

“In un contesto di tentativi di riduzione dell’imbuto formativo, di difficoltà di accesso alla professione e al contempo di paradossale possibilità di collasso del SSN per carenza di medici formati – aggiunge –  l’importante provvedimento dello scorso anno voluto dal Governo per aumentare il numero di borse del CFSMG stava per diventare vano. Nonostante una proroga già stabilita dal Ministero sui termini di utilizzo delle graduatorie, la concomitanza del concorso per l’accesso alle Scuole di Specializzazione Mediche aveva paventato il rischio che neanche questa proroga fosse sufficiente”

“Per questo, il 19 luglio scorso abbiamo ritenuto importante chiedere al Ministero di prorogare ulteriormente questi termini fino al 15 novembre. In questo modo, concluse le procedure di immatricolazione delle SSM, tutte le borse eventualmente disponibili dopo la rinuncia dei corsisti per l’accesso in specializzazione potranno essere riassegnate a chi si trova in posizione utile in graduatoria”.

“Come Area Formazione – sottolinea la rappresentante SMI – accogliamo con grande soddisfazione questo provvedimento che abbiamo voluto così tenacemente e ringraziamo il Ministro Grillo per aver accolto la nostra richiesta di proroga fino al termine da noi proposto. E’ doveroso, inoltre, ringraziare l’On. Rosa Menga per essersi fatta portavoce delle nostre istanze presso il Ministero”.

“Il provvedimento – sottolinea Epifani – non è ancora sufficiente per porre rimedio all’ imbuto formativo  ma testimonia la volontà di non sprecare più alcuna risorsa utile. Da parte nostra, continueremo a cercare nel Governo il fondamentale interlocutore per portare avanti le istanze dei colleghi e garantire un miglioramento dei percorsi formativi post laurea. Stare al fianco dei giovani medici, garantire loro un futuro professionale di qualità e azzerare l’imbuto formativo rimangono infatti i capisaldi della nostra attività di rappresentanza”.

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