«Arriva in ospedale con febbre molto alta, scariche di vomito verdastro e nessuna analisi effettuata, né un prelievo, nessun accertamento strumentale, lo curano con paracetamolo». Lo racconta a «Responsabile Civile» l’avvocato Amerigo Russo, legale della famiglia di Gianluca Forestiere, morto lo scorso 2 gennaio nella corsa tra gli ospedali dell’Asl Napoli 2 Nord.

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Sono ancora da accertare le cause del decesso. Dopo la denuncia della famiglia la procura ha disposto il sequestro della salma e della cartella clinica per ricostruire quanto avvenuto in quelle tragiche 36 ore terminate con la morte del 41enne, Gianluca Forestiere, padre di due bambine e manager nella concessionaria Bmw M.Car di Teverola.

In attesa di conoscere l’esito dell’autopsia si procede contro “soggetti da identificare”, perché per la famiglia della vittima non ci sono dubbi, si tratta di malasanità. Si scagliano contro i medici che lo hanno curato con un antipiretico e poi trasferito in una corsa contro il tempo, tra gli ospedali di Pozzuoli e il San Giuliano di Giugliano.

Secondo quanto riferito dal legale della famiglia l’avvocato Amerigo Russo, Gianluca comincia a sentirsi male la notte di san Silvestro, ha la febbre alta, vomito e diarrea, sintomi riconducibili ad una normale indigestione che decidono di curare con una tachipirina. Nessun miglioramento, Gianluca continua a star male.

Alle 06:30 del 01 Gennaio, insieme alla moglie Emanuela Falco (36 anni), la corsa fino al vicino ospedale di Pozzuoli,  dove viene visitato e sottoposto alla somministrazione di una flebo con paracetamolo. Sembrano i sintomi di una banale influenza. Resta in osservazione poco più di un’ora, crede di stare meglio ed esce dall’ospedale con le proprie gambe. Arrivato a casa comincia ad avvertire gli stessi dolori allo stomaco e una forte emicrania.

Vomita più volte un liquido verdastro e perde conoscenza intorno alle 17.50 del 02 Gennaio, la moglie chiama il 118 e chiede l’intervento dell’ambulanza. Alle 18 il nuovo ingresso al pronto soccorso di Pozzuoli: i medici decidono di eseguire una tac allo stomaco ma il macchinario (l’unico in dotazione nell’ospedale) è guasto da alcuni giorni.

Gianluca viene poi trasferito in ambulanza con medico a bordo, al San Giuliano di Giugliano per la tac e, a causa delle sue condizioni, i medici lo trasferiscono nuovamente all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli presso il reparto di neurochirurgia. Una corsa contro il tempo in ambulanza tra i due nosocomi che distano 27 chilometri l’uno dall’altro. A Pozzuoli Gianluca Forestiere muore alle 21.30 per un arresto cardiaco.

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