Alla base dell’episodio l’errata trascrizione del referto della TAC. La procura indaga

Affetto da un tumore al rene sinistro viene sottoposto a intervento chirurgico per l’asportazione dell’organo malato ma in sala operatoria l’equipe medica procede alla rimozione del rene sano. Un caso di malasanità che ha dell’incredibile e che si è verificato alcuni giorni fa presso l’Ospedale San Luca di Lucca.

La notizia è emersa solo ieri, dopo che l’esame istologico dell’organo asportato ha evidenziato come il rene, che doveva essere affetto da neoplasia, fosse in realtà sano. Vittima dell’episodio un paziente sessantenne agli arresti domiciliari. Nella serata di ieri la ASL locale ha provveduto ad avvertire i familiari dell’uomo che invece sarebbe stato informato dell’accaduto solamente questa mattina.

Alla base del caso, su cui stanno indagando il Rischio clinico della Regione Toscana e la Magistratura di Lucca, vi sarebbe la trascrizione errata, da parte di un radiologo, del referto della Tac effettuata al paziente. Ma non si tratta dell’unico errore della vicenda. Anche l’equipe chirurgica non avrebbe compiuto tutte le procedure previste dal caso, quali l’uretoscopia che consente di individuare la posizione esatta del tumore e che di norma viene effettuata prima dell’asportazione del rene.

Poiché il rene rimosso dopo poche ore non è più utilizzabile ora per l’uomo si prospettano due possibilità: un intervento di rimozione parziale del rene malato per salvare la parte sana, oppure un trapianto; in questo secondo caso l’organo andrebbe collocato più in basso rispetto alla sede naturale poiché la parte operata non può accogliere un nuovo organo.

 

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