La Procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati i nomi di quattro camici bianchi nell’ambito dell’inchiesta sul decesso di una neomamma morta per la rottura dell’utero assieme al bimbo che aveva partorito con un cesareo d’urgenza

Quattro medici di una clinica di Palermo sono finiti nel mirino della Procura del capoluogo siciliano nell’ambito dell’inchiesta sul decesso di una neomamma morta per la rottura dell’utero assieme al piccolo che aveva appena dato alla luce.

La donna, trentanovenne alla trentanovesima settima di gravidanza, si era ricoverata, su consiglio della ginecologa di fiducia, per procedere con l’induzione del parto. Durante la procedura, tuttavia, sarebbero insorte delle complicazioni tali da rendere necessario un cesareo d’urgenza.

Secondo la versione fornita dalla clinica purtroppo si sarebbe verificato un evento imprevedibile, la rottura dell’utero, e il liquido amniotico sarebbe finito nei vasi sanguigni. Ci sarebbe stata, quindi, un’embolia nei polmoni della madre e di conseguenza in quelli del bambino.

Da lì l’ipossia che avrebbe determinato l’arresto cardiaco poi risultato fatale per la paziente.

Nonostante un intervento per ricucire l’utero e il trasferimento all’ospedale Buccheri La Ferla, dove la donna sarebbe stata sottoposta a una isterecromia, per lei non c’è stato nulla da fare. Anche il neonato, trasferito in un altro ospedale di Palermo, è morto nove ore dopo essere venuto al mondo.

Il marito e la madre della donna hanno presentato una denuncia chiedendo che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che venga valutata la condotta del personale sanitario che ha avuto in cura la loro congiunta.

La magistratura ha aperto un fascicolo sul caso, disponendo lo svolgimento dell’esame autoptico e l’iscrizione nel registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, dei componenti dell’equipe che si trovava in sala parto. Un atto dovuto, quest’ultimo, proprio per consentire loro la nomina di propri consulenti per prendere parte agli accertamenti peritali.

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