Indagini in corso a Foggia sul decesso di una giovane donna di 31 anni morta dopo un intervento di riduzione dello stomaco e un ricovero di tre mesi in ospedale
La Procura di Foggia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sul decesso di una donna di 31 anni, morta dopo un intervento di riduzione dello stomaco (sleeve gastrectomy) eseguito lo scorso ottobre nel Policlinico del capoluogo di provincia pugliese.
In base a quanto ricostruisce Foggia Today, in seguito all’operazione sarebbero insorte delle complicanze che avrebbero costretto la paziente a rimanere in ospedale diverse settimane.
Dimessa un prima volta a inizio dicembre 2020, la giovane sarebbe stata nuovamente ricoverata dopo alcuni giorni per accertamenti. Il 14 dicembre sarebbe stata rimandata a casa, ma la notte stessa le sue condizioni sarebbero peggiorate, tanto da richiedere l’intervento di un’ambulanza che l’avrebbe riportata al Policlinico, dove peraltro sarebbe risultata positiva al Covid-19.
Nei giorni successivi il suo quadro clinico si sarebbe ulteriormente aggravato, sino al decesso sopraggiunto il 14 gennaio.
L’inchiesta della magistratura ha preso il via dalla denuncia dei familiari, i quali chiedono che venga fatta chiarezza sulle cause della drammatica scomparsa della loro congiunta.
Il Pubblico ministero titolare del fascicolo ha quindi disposto il sequestro della documentazione clinica e ha conferito l’incarico per lo svolgimento lo svolgimento dell’autopsia. Dall’esame necroscopico si attendono risposte circa la sussistenza di eventuali responsabilità degli operatori sanitari che hanno avuto in cura la vittima. Al momento – secondo quanto riferisce Foggia Today – gli indagati sarebbero una decina.
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