Il piccolo, nato in casa dopo una gravidanza regolare, è stato condotto all’ospedale di Savona; il giorno successivo è morto dopo quattro arresti cardiorespiratori

Sarà l’autopsia a fare chiarezza sulle cause del decesso di un bimbo nato in casa il 15 febbraio e morto dopo quattro arresti cardiorespiratori il giorno successivo all’ospedale di Savona.

A ricostruire la vicenda in una nota è la Asl 2 Ligure. Il piccolo sarebbe venuto alla luce alle 3,39 dello scorso lunedì “con buon adattamento alla vita dopo la nascita, al termine di una gravidanza condotta normalmente e con tutti gli esami clinici negativi”.

Condotto dal 118 alla Neonatologia di Savona il piccolo vi giungeva alle ore 5 circa in condizioni buone, lievemente ipotermico (T 34,5°) ma con ottimi tono e reattività con peso di kg 2,310. Posto nella termoculla, raggiungeva rapidamente la temperatura adeguata, e veniva tenuto sotto costante controllo con parametri vitali e clinici sempre nella norma.

Viste le condizioni cliniche soddisfacenti e gli esami ematici normali – fa sapere ancora l’Azienda sanitaria – nel pomeriggio si cominciava a lasciare il neonato con la madre durante il giorno, mentre alla sera di ritorno al nido venivano rilevati i parametri, sempre normali. Anche il controllo della glicemia dava esiti sempre normali.

Anche la mattina del 16 febbraio, all’ultima rilevazione di peso e parametri il neonato risultava in condizioni soddisfacenti, e veniva quindi condotto alla mamma per la definitiva permanenza del bambino in stanza con lei.

Poco dopo le 8, tuttavia, la mamma riferiva comparsa di respiro alterato e quindi il neonato veniva ricondotto al nido e preso in carico dall’equipe medico infermieristica che rilevava parametri vitali normali. Venivano quindi eseguiti in successione esami del sangue, posizionamento accesso venoso e avvio di supporto respiratorio per il progressivo peggioramento delle condizioni generali.

Di seguito era avviata una doppia terapia antibiotica e rianimazione, fino alla necessità di intubazione e rianimazione cardiopolmonare; la rianimazione è poi proseguita in collaborazione con i medici della Rianimazione dell’ospedale S. Paolo e quindi con gli operatori del Trasporto neonatale Gaslini.

Purtroppo – conclude il comunicato – il neonato durante le manovre rianimatorie presentava 4 episodi di arresto cardiorespiratorio e alle 12.40 si constatava il decesso. Si attendono ora, dunque, gli esiti dell’esame necroscopico per fare piena luce sull’accaduto.

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