Niente più studi di settore ma, anche per gli avvocati, sono in arrivo le pagelle fiscali, i primi indicatori di affidabilità.

Il provvedimento, firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, prevede l’arrivo delle pagelle fiscali anche per gli avvocati. Si tratta dei primi Isa, indicatori sintetici di affidabilità. Già dal prossimo anno gli Isa sostituiranno gli studi di settore per 1,4 milioni di contribuenti.
Il provvedimento col quale sono stabiliti i primi 70 indici, da elaborare entro gennaio 2018, è stato firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. I destinatari saranno oltre 4 milioni di contribuenti.

I settori degli indici di affidabilità

Gli Isa riguarderanno vari settori. Su 70 indici di affidabilità, infatti, 39 riguarderanno il settore del commercio. Si tratta di esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni. E ancora di elettronica audio e video, commercio all’ingrosso di mobili, elettrodomestici, articoli sportivi, giochi.
Altri 17 sono gli indici individuati per i servizi. Questi riguarderanno, quindi, parrucchieri e barbieri, carrozzieri, meccanici, riparazione autoveicoli, motocicli e ciclomotori. E ancora intermediari immobiliari, ristorazione e villaggi turistici.
Invece, per il settore delle manifatture, gli indici relativi saranno 15, e riguarderanno, tra l’altro, la fabbricazione di articoli da viaggio, borse, la fabbricazione, lavorazione e trasformazione del vetro, calzature, prodotti in gomma.

I vantaggi per chi è in regola

La correttezza dei propri comportamenti fiscali sarà comunicata, a professionisti e imprese, attraverso un nuovo metodo di calcolo. Il grado di affidabilità sarà valutato su una scala da uno a dieci. E quelli che avranno le valutazioni più alte, nelle pagelle fiscali, saranno premiati. Si potrà, dunque, ottenere l’esclusione o la riduzione dei termini per i controlli.
Tra i premi, anche l’esonero, nei limiti previsti, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta. E l’esonero dall’apposizione del visto di conformità, ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi Iva, per un importo non superiore a 50mila euro.
Potranno, quindi, accedere ai benefici premiali stabiliti, in relazione alle varie categorie, circa 168mila intermediari del commercio, circa 129mila installatori di impianti. Sul fronte ristoranti, circa 95mila, dei parrucchieri, invece, circa 74mila, solo il 10% invece riguarderà gli avvocati, quasi 145mila.
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