COSMED: Ccnq di ripartizione delle prerogative sindacali per il triennio 2019-2021 costituisce passo in avanti per ritorno alla normalità

E’ stato sottoscritto in Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) il Contratto collettivo nazionale quadro di ripartizione delle prerogative sindacali per il triennio 2019-2021. Il contratto definisce, tra l’altro, il nuovo riparto dei distacchi e dei permessi tra i sindacati rappresentativi, sulla base dei dati di rappresentatività provvisoria del nuovo triennio contrattuale.

Fino a quando non saranno definiti i nuovi comparti ed aree per il triennio 2019-2021 – si legge in una nota dell’Aran – il riparto è basato sugli attuali comparti ed aree di contrattazione. Il contratto non ha invece apportato rilevanti modifiche alla disciplina generale dei permessi e distacchi sindacali contenuta nel precedente CCNQ del 4 dicembre 2017, che è stata sostanzialmente confermata.

Il documento non è stato sottoscritto da Cgil e Cisl. Tra i firmatari figura invece la Cosmed (Confederazione sindacale medici e dirigenti) a cui aderiscono Anaao-Assomed, Aaroi-Emac, Fvm, Fedirets, Anmi Assomed-Sivemp Fpm, Aiic.

Per Cosmed, il contratto è “un adempimento dovuto, ma costituisce il primo atto negoziale della stagione contrattuale 2019-2021”. L’organizzazione, spiega in una nota che “ha sostenuto e sostiene una dura battaglia per il mantenimento dell’assetto attuale delle aree contrattuali per il 2019-2021 confermando la collocazione della dirigenza PTA del SSN  nelle funzioni locali distintamente dalla dirigenza sanitaria. Su questa base infatti è stata fatta la rilevazione delle deleghe e sono state conclusi ed avviati i relativi contratti di lavoro”.

“Lo sciagurato emendamento al comma 687 approvato nella legge di bilancio 2019, poi attenuato nel decreto semplificazione pena l’interruzione di tutta la tornata contrattuale, costituisce – prosegue la Confederazione – una grave intrusione del legislatore nazionale nelle dinamiche negoziali che stravolge retroattivamente la determinazione della rappresentatività sindacale”.

“La rimozione del 687 è elemento indispensabile per procedere all’accordo quadro sulle aree necessario per l’apertura effettiva della stagione contrattuale 2019-2021 delle singole aree e comparti.

Sarebbe poi auspicabile – secondo COSMED – un sollecito rinnovo anche delle aree contrattuali del contratto 2022-2024 prima delle rilevazioni delle deleghe del dicembre 2020. In tal  senso il CCNQ appena firmato che conferma l’assetto contrattuale per il 2019-2021 rappresenta un passo in avanti significativo per il ritorno alla normalità.

“Nel merito – aggiunge ancora la Confederazione – il CCNQ recepisce la rappresentatività certificata dall’ultima rilevazione del dicembre 2017/gennaio 2018  adeguando permessi e distacchi alla nuova consistenza delle sigle sindacali e delle confederazioni. COSMED nel suo complesso e tutte le sigle aderenti incrementano la dotazione di permessi, mentre la Confederazione e alcune sigle aderenti incrementano anche i distacchi di loro competenza. Alcune ulteriori flessibilità sono state introdotte in materia di frazionabilità dei distacchi, contingenti cumulabili dalla periferia al centro, compatibilità tra distacchi parziali e permessi per organi statutari, utilizzo dei resti.

Leggi anche:

DDL BILANCIO, COSMED: ASPETTATIVE DELUSE, SERVONO INTERVENTI CORRETTIVI

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui