La riforma del processo civile comprende l’istituzione di un Albo unico per i C.T.U. e più attenzione alla formazione e alla specializzazione.

Maggiore attenzione all’iscrizione, alla formazione e alla correttezza delle nomine riguardo i Consulenti Tecnici d’Ufficio e creazione di un Albo unico al quale Avvocati e Magistrati potranno accedere per rintracciare gli Specialisti in relazione al singolo caso.

Sono contemplati criteri direttivi e principi ai quali dovrà attenersi il Governo, tenuto ad adottare, entro un anno dall’entrata in vigore della Legge, Decreti Legislativi ad hoc che introdurranno le misure per l’efficienza del processo civile, nonché per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie.

Viene posta la dovuta attenzione alla specializzazione e alla formazione continua. Difatti il Governo è incaricato di apportare rilevanti modifiche alla normativa in materia di Consulenti Tecnici rivedendo, in primo luogo, il percorso di iscrizione degli stessi presso i Tribunali.

Quindi, l’organo esecutivo dovrà compensare la genericità dei criteri previsti dal Codice di procedura civile.

La rilevanza dell’intervento nel giudizio dei Consulenti d’Ufficio ha assunto nell’ultimo decennio, un’importanza in crescendo, e proprio per tale ragione, nella disposizione di cui si discute, viene dato rilievo specifico all’importanza di favorire l’accesso alla professione anche ai più giovani.

Il disegno di legge prevede l’indicazione della distinzione tra le varie figure professionali, caratterizzate da percorsi formativi differenti, anche per il tramite dell’unificazione o aggiornamento degli elenchi, allo scopo di favorire la formazione di associazioni nazionali di riferimento.

Proprio per tale ragione, la riforma del processo civile riguardante la figura del Consulenti Tecnici, pone un accento particolare sulla formazione.

In buona sostanza, i Giudici potranno avere la certezza di usufruire della consulenza di Ausiliari le cui competenze sono soggette a formazione continua.

Oltre a ciò, vi sarebbe anche l’introduzione di un Albo nazionale unico fruibile dagli operatori giudiziari per ricercare le figure professionali più adeguate al singolo caso concreto.

Inoltre, sempre allo scopo di semplificare il processo civile, andrebbe favorita la mobilità dei Consulenti tra le diverse Corti d’Appello, anche attraverso l’esclusione degli obblighi di cancellazione da un distretto all’altro, al fine di assicurare adeguate tutele alle situazioni di salute, gravidanza o contingenti che si potrebbero verificare nel corso dell’anno lavorativo.

Infine, viene previsto un controllo sulla correttezza della nomina dei Consulenti: allo scopo, presso le Corti d’Appello, andranno istituite Commissioni di verifica deputate al controllo della regolarità delle nomine.

Avv. Emanuela Foligno

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