Torna operativa la Commissione incaricata di pronunciarsi sui ricorsi presentati da medici e odontoiatri nei confronti dei provvedimenti disciplinari adottati dagli Ordini

Hanno prodotto i loro effetti le pressioni da parte della Fnomceo e della Cao sul Ministero della Salute affinché tornasse operativa la Cceps (Commissione centrale esercenti delle professioni sanitarie). L’organo, incaricato di esaminare i ricorsi presentati dai medici nei confronti delle sanzioni applicate dai rispettivi ordini, era bloccato da diversi mesi, a motivo della pronuncia di incostituzionalità relativa alle nomine di alcuni suoi componenti. Uno stop che rendeva di fatto inapplicabili i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti dei camici bianchi che avevano impugnato le sanzioni.
“La lunga fase in cui la Cceps non era operativa – ha spiegato il presidente Cao Giuseppe Renzo – impediva, in sostanza, il corretto svolgimento delle funzioni disciplinari in quanto in carenza dell’organo d’appello di secondo grado, i provvedimenti sanzionatori inflitti dagli Ordini venivano sospesi nella loro esecutività da un semplice ricorso ad un organo che per lungo tempo non è stato in grado di funzionare”.
Secondo il Presidente della Commissione albo odontoiatri, non è da escludere che proprio a causa del vuoto lasciato dall’inoperatività della Cceps, la sensazione di incertezza della pena derivante dalla mancata definizione dell’iter abbia rappresentato uno dei motivi per cui alcuni professionisti hanno posto in essere comportamenti non confacenti.
Nelle scorse ore il Dicastero di Lungotevere Ripa ha ufficializzato il Decreto di nomina della nuova Commissione, la cui composizione tiene conto dei rilievi emersi dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale sulla terzietà che deve essere garantita dall’Organo Giurisdizionale.
“L’attività dell’Ordine, quale organo ausiliario, non può conoscere incertezze, in tutti gli ambiti di competenza”, ha sottolineato Renzo, che ora chiede alle Istituzioni un impegno per portare a compimento in questa legislatura anche le altre questioni ancora aperte di interesse odontoiatrico come il Disegno di Legge sulla Riforma degli Ordinamenti delle Professioni Sanitarie e il provvedimento per inasprire le pene per il reato di reato di esercizio abusivo della professione.

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