La donna si era recata al pronto soccorso del Santissima Annunziata di Sassari. A salvarla è stata la corretta diagnosi effettuata successivamente dal proprio medico di famiglia.

Una storia a lieto fine, quella avvenuta a Sassari, che racconta della competenza di un medico di base che ha salvato la vita di una donna in pieno shock anafilattico.

La signora, a causa di alcuni dolori alla gola e un senso di soffocamento opprimente, si era recata al pronto soccorso del Santissima Annunziata di Sassari, come racconta La Nuova Sardenga.

Qui, in accettazione, viene però rimandata a casa.

“Signora lei ha una brutta laringite – le dice l’infermiera – vada dal suo medico di base, oppure qua dovrà aspettare ore prima di essere visitata”. La donna, a quel punto, lascia il pronto soccorso nonostante i dolori.

Così, decide di recarsi dal proprio medico di famiglia per un ulteriore controllo. Una accortezza che le ha salvato la vita, perché non era una laringite quella in corso, ma un vero e proprio shock anafilattico.

Per sua fortuna, infatti, la donna ha trovato il proprio medico che – dopo averla visitata – non ha avuto dubbi.

La donna aveva una oculo-rinite e angioedema con sensazione di soffocamento, dispnea e modificazione del timbro della voce.

A quel punto, il sanitario le ha somministrato immediatamente i farmaci salvavita per questo tipo di evenienze trattenendola in ambulatorio sotto osservazione per quattro ore prima di lasciarla tornare a casa.

Adesso però, la signora ha deciso di presentare formalmente un reclamo all’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari.

“Mi vengono i brividi – ha raccontato a La Nuova Sardegna – se penso che quella sera avrei potuto non trovare il mio medico di base, o tornare a casa tranquillizzata in qualche modo dalla diagnosi tuttavia non grave dell’infermiera”.

La donna ha quindi ribadito di aver ricevuto una “diagnosi” molto sommaria, senza neppure essere visitata dall’inferiermiera, la quale è sempre rimasta dietro il vetro dello sportello in accettazione.

Un episodio molto grave, secondo la donna, che intende ora vederci chiaro.

“Ho deciso di presentare un reclamo alla Aou – ha concluso – perché situazioni come queste non si ripetano in futuro. Io ho rischiato molto, e alla fine tutto si è concluso per il meglio. Ma la mia è stata davvero fortuna. Se il mio medico non fosse stato in ambulatorio quel pomeriggio, non so come sarebbe andata a finire”.

Una vicenda finita bene, dunque, ma che poteva avere tutt’altre conseguenze senza il pronto intervento e la competenza del medico di base della donna.

 

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