Il presidente Häusermann critico sulle decisioni del Governo in materia di pay-back farmaceutico

“Dopo mesi in cui Assogenerici chiede di poter esporre le sue proposte per la governance dell’assistenza farmaceutica siamo di fronte all’ennesimo provvedimento deciso in urgenza dal Consiglio dei Ministri, non tenendo in nessuna considerazione neppure i lavori del Tavolo della farmaceutica riavviato da più di un anno presso il Ministero dello Sviluppo economico”. Così il presidente di Assogenerici, Enrique Häusermann, in merito al provvedimento d’urgenza preso dal Governo in materia di pay-back.

Il provvedimento varato in Consiglio dei Ministri, spiegano da Palazzo Chigi, è “finalizzato a consentire la definizione del procedimento di ripiano della spesa farmaceutica ospedaliera e territoriale tramite il meccanismo di pay-back per gli anni 2013, 2014 e 2015 e alla definizione del meccanismo di ripiano sull’anno 2016, delineando specifiche previsioni anche in merito alle iscrizioni contabili da operarsi sui bilanci dei servizi sanitari regionali”.

Assogenerici, l’associazione che rappresenta i produttori di farmaci equivalenti e biosimilari, contesta in paticolar modo il metodo del Governo che prevede il confronto con le parti interessate solo a cose fatte. “Ma c’è un aspetto ancora più grave – spiega Häusermann – Si prospetta ancora una volta una soluzione per i guasti prodotti dal sistema del pay-back in passato, ma non si mette mano a un nuovo sistema, malgrado tutti gli indicatori più affidabili, a cominciare dai dati OSMED presentati l’altro ieri, mostrino senza possibilità di equivoci che ormai stanno agendo fattori, quali l’arrivo di un numero sempre maggiore di innovazioni farmacologiche, che rendono impossibile proseguire con lo schema attuale”.

Alla governance della spesa farmaceutica, secondo Assogenerici, mancano soprattutto meccanismi lineari, un assetto che dia stabilità al settore in proiezione e quella chiarezza delle procedure che è la base per evitare il sorgere di contenziosi inutili. L’Associazione auspica pertanto che si ponga fine alla rincorsa alle emergenze e si apra una consultazione serrata e con tempi certi per mettere mano a una vera riforma non solo dei meccanismi di spesa, ma dell’assistenza farmaceutica nel suo complesso. “Abbiamo delle proposte concrete – conclude Häusermann – e altre ne verranno senz’altro dal confronto tra il comparto, le Regioni e lo Stato: se c’è la volontà politica è possibile costruire in tempi brevi un assetto diverso e migliore”.

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