Cosmed: clima positivo, contenuti da valutare

Il Ministro Madia nella riunione di tutte le Confederazioni incentrata sulla bozza del testo unico del pubblico impiego ha assicurato che anche la dirigenza medica e sanitaria sarà inserita nel decreto delegato che oggi sarà al vaglio del Consiglio dei Ministri, rispondendo così alle osservazioni della Cosmed. La Confederazione sindacale medici e dirigenti aveva infatti denunciato, l’esclusione dei dirigenti dal provvedimento di stabilizzazione dei precari.
Il Ministro ha spiegato che la circoscrizione del provvedimento nella bozza distribuita alle categorie “non dirigenziali” è stato un errore materiale; in realtà la volontà del governo è quella di includere a pieno titolo medici e sanitari nel programma di superamento del precariato.
Madia ha poi illustrato i tre punti principali che saranno frutto di questa riforma; il primo obiettivo è la fine del precariato, che il Ministro ha definito una vera e propria forma di “l’illegalità di Stato” che ha ostacolato il buon andamento della pubblica amministrazione, il funzionamento dei servizi essenziali e che ha prodotto un grave danno alle nuove generazioni; occorre poi creare le condizioni normative per aprire la contrattazione e abolire il lascito delle leggi Brunetta ; infine, bisogna ridare equilibrio nelle relazioni sindacali riportando in contrattazione ciò che negli ultimi anni è stato affidato impropriamente alle leggi.
La bozza di riforma delle leggi 165/01 e 150/09 (rispettivamente testo unico del pubblico impiego e legge Brunetta) sarà oggetto di tavoli tecnici e politici con le organizzazioni sindacali per giunger al varo del testo unico del pubblico impiego entro la fine di maggio.“Il metodo di confronto è sembrato condivisibile e il clima politico apparentemente più sereno – afferma in una nota la Cosmed -.La notevole quantità di norme modificate non ci consentono al momento di esprimere un giudizio completo sul provvedimento. Lo faremo nei prossimi giorni ribadendo le nostre priorità: tutela della dirigenza che deve essere liberata da ricatti politici, superamento del precariato e lotta allo sfruttamento dei giovani rendendo illegali forme anomale ed opportunistiche di lavoro cosiddetto flessibile, ripristino delle prerogative delle organizzazioni sindacali”.

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