Federazione nazionale e ordini delle professioni infermieristiche preannunciano interventi sul piano disciplinare contro le condotte inopportune sui social network dei propri iscritti

Altolà della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche alle condotte inopportune sui social network dei propri iscritti. Il Consiglio nazionale ha sottoscritto un documento in cui si mettono in guardia coloro che, qualificandosi come infermieri, agiscono sul web mancando di decoro, di rispetto, usando turpiloquio, rinunciando a ogni possibilità di confronto costruttivo e sereno, parlando senza cognizione di causa sia in merito a evidenze scientifiche che a una consapevolezza ragionata dei fenomeni di cui discute. Nei loro confronti si preannunciano interventi sul piano disciplinare.

Questa presa di posizione nasce – spiega una nota della FNOPI – “dai troppi casi in cui ultimamente l’atteggiamento e l’uso improprio di alcuni sono diventati vetrina di una minoranza professionale livorosa, aggressiva e violenta che danneggia tutti”. Da qui la scelta di un maggior rigore nei confronti di chi mina l’immagine di tutta la comunità professionale che ne esce mortificata sul piano etico, deontologico e culturale.

La Federazione indica, quindi, cinque passaggi mutuati dal Codice Deontologico vigente da rispettare se ci si qualifica come infermiere su ogni piattaforma comunicativa

Tenere conto dei valori etici, religiosi e culturali, del genere e delle condizioni sociali della persona; impegnarsi a cercare il dialogo, nel caso di conflitti determinati da diverse visioni etiche; perseguire uno spirito di collaborazione e confronto con i colleghi o con altri professionisti sanitari e non; riconoscere e valorizzare lo specifico apporto degli altri attori che operano nell’equipe; tutelare il decoro personale e il proprio nome e salvaguardare il prestigio della professione.

“Se i mezzi di comunicazione oggi ci hanno dato libertà di parola su ogni argomento e in ogni contesto – sottolinea la FNOPI – questo non significa che tale libertà sia esente da conseguenze anche disciplinari”. Per questo si è deciso di agire. Ogni comportamento che leda la professione e l’immagine dei professionisti attraverso i social sarà punito. La rappresentanza professionale si impegna a essere guida ed esempio per un buon uso dei social.

 

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