Avv. Mazzucchiello (Associazione Valore Uomo): nel Decreto Rilancio Italia ancora un torto e un danno ai Medici e al sistema Imprese, oltre che ai Cittadini

Decreto Rilancio Italia: il Governo per l’ennesima volta dimostra di non sapere che quando si vuol varare un provvedimento eccezionale, in un sistema globalizzato si rischia di far più danni che benefici e, paradossalmente, si penalizzano proprio quelli che si vorrebbe favorire.

Non è bastato, infatti, il blitz, poi fortunatamente fallito, in sede di conversione nella Legge Cura Italia n. 27/2020 del D.L. 18/2020 ove, nel supposto tentativo di proteggere i Medici dalle azioni di responsabilità Medica, in realtà si favorivano solo le ASL e le Strutture proprio in danno degli stessi operatori sanitari che avevano perso la vita per le inefficienze del sistema, le cui famiglie non avrebbero poi potuto agire per ottenere Giustizia. Operatori Sanitari che, invece, avrebbero tutto il diritto di essere beneficiati delle speciali elargizioni previste per le Vittime del Dovere.

Ebbene, non contento, il Governo ci riprova, o ci ricasca, dipende da quanto è consapevole o se è solo distratto.

Il comma 4 dell’art. 126 del D.L. cd Rilancio Italia prevederebbe il blocco delle esecuzioni e dei pignoramenti, in corso e futuri, nei confronti delle Aziende Sanitarie, addirittura facultando le tesorerie, e quindi le Banche, a disattendere ordini di blocco da sequestro/pignoramento già ricevuti rispetto alle somme, che esse  detengono, di cui sono titolari le Aziende Sanitarie. Ebbene, la miopia dell’ufficio legislativo del Governo è disarmante e imbarazzante nella sua “ingenuità”!!

Infatti una simile decisione, oltre a penalizzare e mortificare i diritti sacrosanti, e Costituzionalmente garantiti, dei Cittadini, avrebbe l’effetto pressocchè automatico di  inibire e scoraggiare ogni imprenditore dal continuare ad avere rapporti di fornitura di merci con la Sanità pubblica, nel dubbio, anzi nella certezza di non poter ottenere neppure giudizialmente il pagamento dei propri crediti, cosa che finirebbe col danneggiare proprio gli operatori sanitari, tra i quali i Medici, che faticosamente stanno iniziando ad ottenere i tanto agognati dispositivi di protezione individuale, la cui mancanza li ha fatti morire a decine, e priverebbe i Cittadini della sicurezza delle cure, diritto/obbligo garantito dalla Costituzione, oltre che dalla legge 24/2017, poiché, oltre ad esporre a rischio contagio loro e i loro curanti, li priverebbe anche delle forniture elettromedicali necessarie, quali  ventilatori, ossigeno, etc.

Ma avrebbe, altresì, un impatto devastante sul sistema della responsabilità sanitaria e quindi della cd Medicina Difensiva, perché, chiaramente, ogni parte lesa, nel dubbio di non vedere soddisfatte sul piano pratico  le proprie pretese, tornerebbe a coinvolgere anche i Medici nelle azioni di risarcimento danni per ampliare le possibilità di soddisfare il proprio credito, vanificando così gli effetti della legge 24/2017.

Legge che, sta invece iniziando a produrre importanti effetti deflattivi sulla Medicina Difensiva atteso che l’aver disposto per legge, e non più solo per prassi dei Tribunali, che l’obbligo di risarcire i danneggiati per Malpractice è di natura contrattuale, ha di fatto determinato un allentamento della morsa nei confronti dei sanitari ormai non più coinvolti nelle azioni di risarcimento danni.

Il Governo, infatti ,con questo provvedimento dimostra di ignorare che esiste un articolo, il 10, di quella norma, che per le Aziende Sanitarie, accanto all’obbligo di assicurarsi, prevede anche la possibilità di optare per un sistema di autogestione, la cd Autoassicurazione, prassi ormai diffusissima nella Sanità, il che si tradurrebbe, col blocco dei pignoramenti, in una automatica impossibilità per le parti lese di ottenere l’esecuzione della sentenza che dispone condanne a loro favore con il versamento di quanto statuito a titolo di risarcimento danni, con la ricerca a questo punto, di un ventaglio di debitori più ampio, di qui l’estensione nuovamente al coinvolgimento dei Medici.

E poi, viene da chiedersi perché mai le Aziende Sanitarie dovrebbero impegnarsi nella deflazione delle controversie sapendo di non poter esser esecutate quando condannate?

Ma v’è di più: il Governo, o il suo ufficio legislativo dimostra di essere sempre più distratto, perché dimentica che nel sistema delle Responsabilità sanitaria, analogamente a tutti i settori del cosiddetto Ramo Elementare in cui il rapporto assicurativo non sia interamente disciplinato con obblighi correlati (grave pecca, questa, della legge 24/2017 che non ha previsto per le Assicurazioni l’obbligo di contrarre come nella RCA), non v’è la possibilità per il Magistrato della condanna diretta dell’Assicurazione a favore del danneggiato ma solo la possibilità di ordinare di manlevare/rivalere/rimborsare il proprio assicurato, cioè  l’Azienda Sanitaria, da ogni condanna che dovesse subire.  Cosa di ovvia intuizione per i giudizi ante riforma, ma che attiene anche a quelli successivi, in mancanza del Decreto Ministeriale attuativo.

Ebbene, con un blocco dei pignoramenti in atto, e con un sistema giuridico che prevede la manleva/rimborso/rivalsa da parte delle Assicurazioni a favore delle Aziende Sanitarie, solo di quanto loro abbiano già pagato ai danneggiati, per qual motivo le Assicurazioni dovrebbero farsi avanti e versare, sponte sua, le somme direttamente ai danneggiati ben sapendo invece che i loro assicurati non potranno essere esecutati e quindi di fatto il loro obbligo di manleva/rimborso non inizia mai a decorrere?

Non mi meraviglierei di sentirmi obiettare da un Governo che dimostrerebbe così di essere ulteriormente distratto e senza memoria storica, che il blocco è a tempo, per “soli ” 7 mesi!!  Ebbene, il Governo, così affermando, dimostrerebbe di ignorare che nel 2010 un altro Governo, quello di Berlusconi a cui poi è seguito quello Monti, o meglio un’altra Legislatura, disse la stessa cosa, con l’art. 51 della legge 220/2010, disse cioè solo per 1 anno, e poi si andò avanti con proroghe e modifiche varie, e si sarebbe arrivati all’infinito, sine die, se nel luglio 2013 la Corte Costituzionale non vi avesse posto un freno con la sentenza n. 186 che ne sancì la definitiva Incostituzionalità schiudendo le porte, per i creditori, alla legittima soddisfazione dei loro diritti.

Ma quanti imprenditori sono falliti nel frattempo? Quante cliniche convenzionate hanno chiuso?

Quanti laboratori di analisi hanno smesso di eseguire prestazioni in convenzione perché le ASL non pagavano?

Quante parti lese non hanno potuto sostenersi più per l’impossibilità di ottenere materialmente un risarcimento, legittimamente liquidato dal Giudice per la morte per malasanità magari dell’unico sostegno familiare?

Davvero a questo si vuole arrivare di nuovo?

E dove sta la tanto reclamizzata Sicurezza delle Cure di cui alla legge 24/2017 ma ancor prima, di cui all’Art. 32 della Costituzione Repubblicana ed alla Costituzione Europea della Carta di Nizza?

Ma, mi chiedo, l’Autorità Anticorruzione è stata consultata o almeno informata di questa decisione del Governo inserita nel decreto Rilancio Italia? Ha espresso parere favorevole al ripristino di un sistema in cui le Aziende Sanitarie saranno le uniche a decidere quali fornitori privilegiare nei pagamenti non avendo più lo spauracchio del decreto ingiuntivo del fornitore?

Davvero si vuole ricreare un sistema di clientelismo proprio in un settore in cui la Magistratura ogni anno procede all’arresto di centinaia di funzionari e amministratori della Sanità pubblica per peculato o corruzione?

Non meravigliamoci, poi, se, varata questa norma, torneranno a crescere le azioni di responsabilità sanitaria contro i Medici o se un imprenditore Italiano venderà all’estero i ventilatori polmonari, le mascherine o i kit per i tamponi Covid o se i laboratori di analisi e le cliniche convenzionate, o peggio LE FARMACIE, smetteranno di fornire beni e servizi nell’incertezza dell’incasso, non potendo permettersi il lusso di finanziare essi il Rilancio del Paese!!!

Perché, nel decreto Rilancio Italia, non chiedere alle Banche di fare da finanziatori per rilanciare l’AZIENDA ITALIA avendo loro interesse alla sua ripresa per continuare a fare business  in futuro, e non ai Cittadini nè ai Medici nè alle imprese già tanto penalizzati?

Avv. Giuseppe Mazzucchiello

(Presidente Associazione Valore Uomo)

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