Documento D’Ippolito, ossia la nuova responsabilità sanitaria. Mah!

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Documento D’Ippolito, ossia la nuova responsabilità sanitaria. C’è molto da rivedere e si ritiene non passerà senza modifiche in parlamento e in seguito molte cose saranno precisate dalla giurisprudenza.

Il documento è tutto pericoloso tra colpa grave, speciale difficoltà e situazioni emergenziali delle strutture sanitarie che però danneggiano ingiustamente i cittadini che si vorrebbe farli “attaccare al tram”.

La lettura dell’intero documento passa tra cose sensate fino ad arrivare a situazioni impossibili da realizzare.

Il concetto è uno solo, per far lavorare serenamente i sanitari, i cittadini si devono fare il segno della croce e a chi “gli tocca non si offenda!” (per dirla in italiano).

In sede penale le soluzioni più semplici e meno esagerate esistono ma questa ulteriore commissione dopo un anno di lavoro non le ha trovate. Non c’è dubbio che si tratta di un argomento “socialmente importante” e che mette in allerta sia il mondo medico-legale che quello giuridico.

Per questo motivo si è deciso di organizzare con l’Accademia della Medicina Legale e la community della SIAF (società italiana assicurativo forense) una tavola rotonda di due ore per il giorno 15 gennaio 2025 alle ore 18 con partecipazione gratuita e da remoto.

I relatori saranno medici legali e giuristi, ma ci sarà un ampio dibattito tra relatori e i partecipanti collegati da remoto.

Il Prof. Avato Francesco Maria (università di Ferrara), medico legale di grande spessore culturale medico e giuridico, insieme all’avv. Di Pisa Angela (Foro di Milano) e all’avv. Francesco Carraro (foro di Padova) faranno opportuni interventi critici ai quali seguiranno opportune proposte di modifica del documento.

Personalmente la parte della modifica dell’art. 7 della legge Gelli è quella che mi impressiona negativamente di più e precisamente dove si afferma che “Incombe sul danneggiato l’onere di provare che la specificità del caso concreto richiedeva una condotta diversa da parte della struttura sanitaria o sociosanitaria pubblica o privata o dell’esercente la professione sanitaria”

Ossia è chiara la volontà, con questo “documento D’Ippolito”, di far diventare tutta extracontrattuale la RC sanitaria. Al diavolo 20 anni di giurisprudenza di cassazione. E tutto questo per il “mito” della medicina difensiva. Mah!

Sarà un dibattito interessante dove si darà spazio per le riflessioni i avvocati e medici collegati.

Il link per partecipare gratuitamente si trova in questo stesso articolo pubblicato su siafcommunity.it, dove chi non è iscritto dovrà farlo (anche solo gratuitamente).

Dr. Carmelo Galipò

(Pres. Accademia della Medicina Legale)

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