In una lettera ai Ministeri Vigilanti (Lavoro e Economia) alcuni sindacati evidenziano l’inopportunità di svolgere le elezioni Enpam in programma il 17 maggio
Circa dieci Associazioni di medici e odontoiatri chiedono il rinvio delle elezioni Enpam per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale e delle Consulte per i Fondi di Quota A, Quota B e Speciali. Lo fanno con una lettera al Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e a quello dell’Economia, Roberto Gualtieri.
Il fronte della protesta, nello specifico, comprende: AIM (Associazione Italiana Medici), AIO (Associazione Italiana Odontoiatri), CGIL-Funzione Pubblica, FEDERAZIONE CIP SISP SINSPe, FESPA (Federazione Specialisti Ambulatoriali), S.I.G.M. (Segretariato Italiano Giovani Medici), SMI (Sindacato Medici Italiani), SUSO (Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia) e UGL (Unione Generale del Lavoro).
Le associazioni nell’imminenza dell’appuntamento elettorale in programma il 17 maggio prossimo venturo – ma per le quali la presentazione delle liste è già stata fissata entro il 17 aprile 2020 – rappresentano l’inopportunità di espletare le correlate procedure elettorali nel pieno dell’emergenza pandemica COVID-19, che sta travolgendo il nostro Paese.
Sono oltre 100, ad oggi, i contribuenti ENPAM deceduti dopo aver contratto il virus Sars-Cov-2, mentre i contagiati sono circa 10.000, tutti o quasi colpiti nell’adempimento del proprio dovere.
“E’ pensiero assai diffuso tra i contribuenti – si legge nella lettera – come facilmente riscontrabile anche sui social network, che nel vivo di una ‘guerra’ globale non si possano dedicare energie e tempo preziosi per esercitarsi a qualsivoglia livello in una competizione elettorale”.
Da li la richiesta che sia consentito alla Fondazione ENPAM di poter avviare un necessario processo di revisione del proprio statuto, e dei regolamenti ad esso collegati, al fine di poter prevedere la fattispecie del rinvio delle elezioni, con conseguente prorogatio del mandato degli organi collegiali, in occasione di catastrofe sanitaria, in modo da poter riprogrammare i termini per il nuovo avvio delle procedure elettorali, successivamente alla scadenza dello stato di emergenza dichiarato con Delibera del Consiglio dei Ministri del 31 Gennaio 2020.
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