Anaao: recepita nostra proposta alternativa al sistema fordista adottato dalla Commissione mista Regioni-Ministero

La Regione Veneto, con una delibera dello scorso 31 dicembre ha recepito la proposta dell’Anaao Assomed relativa a una innovativa metodologia per calcolare il fabbisogno di medici del Servizio sanitario regionale.
Si tratta nello specifico di un modello basato sull’individuazione di standard minimi di sicurezza, adeguati e specifici per ogni disciplina specialistica, correlati al ruolo di ciascun ospedale nella rete ospedaliera ed ai bacini di utenza.
Un sistema radicalmente diverso da quello adottato dalla Commissione mista Regioni-Ministero della Salute, che, evidenzia l’Anaao, parte dalla definizione a priori di tempi medi di esecuzione delle prestazioni sanitarie, calcolati in rapporto alla valutazione teorica della complessità con criteri solamente di indicatori economici;  un “modello di lavoro fordista, caratterizzato da catene di montaggio e tempi medi standard di produzione di ciascun pezzo”.
L’Associazione dei medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale sostiene da sempre “che la salvaguardia del diritto alla salute non possa limitarsi solamente all’individuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e ad alcuni indirizzi generali su prevenzione, diagnosi e cure di alcune malattie, ma necessiti, oltre che di adeguati finanziamenti e di standard di programmazione realistici, anche della definizione nazionale di livelli minimi di sicurezza clinica ed organizzativa”.
Il ‘modello Veneto’, invece, si basa su una diversa e condivisa ipotesi metodologica che tiene conto della complessità del sistema sanitario e della individualità di ogni paziente. “Si dimostra, così – sottolinea l’Anaao – sia che la metodologia teorica ipotizzata è suscettibile di avere attuazione pratica, sia che la collaborazione tecnica fra Regioni e organizzazioni sindacali di professionisti può essere foriera di innovazioni vantaggiose, anche dal punto di vista del risultato economico, più facilmente perseguibile con l’attuazione di modelli organizzativi delle attività, piuttosto che con l’utilizzo miope di metodologie tipiche delle industrie automobilistiche”.
L’auspicio dell’Associazione è che l’intesa raggiunta tra Regione Veneto e organizzazioni sindacali dei professionisti sia di esempio per il Ministero della Salute e le altre Regioni, al fine anche di evitare situazioni esecrabili, quali quelle che da tempo caratterizzano molti Pronto Soccorso italiani.

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