L’introduzione di una terza figura nelle frequentazioni di due ragazzi di 12 e 8 anni va fatta rispettando la loro sensibilità; ma certamente non si può negare la realtà per favorire la loro crescita serena e armonica: il giudice dispone la mediazione familiare come strumento per superare i conflitti tra i coniugi
La vicenda
Ancora una storia di genitori separati e figli contesi. Il padre di due minori aveva presentato istanza al Tribunale di Ravenna rappresentando l’esistenza di una fortissima conflittualità con l’altro genitore, in merito alla frequentazione dei figli. Nonostante fosse trascorso oltre un anno dalla separazione, la madre pretendeva avvenisse ancora con le modalità restrittive fissate in sede di separazione, quali, il divieto di tenerli a dormire a casa propria, divieto di frequentazione con la nuova compagna, pretesa continua da parte della ex di conoscere nel dettaglio i programmi, gli spostamenti ed i luoghi ove si trovavano i figli.
L’istanza è stata rigettata. L’adito Tribunale di Ravenna (decreto n. 1847/2020) ha, infatti, osservato che le “ragioni indicate nell’istanza, pur meritevoli di approfondimento non rilevano, evidentemente, particolare urgenza ove si consideri che dall’una e dall’altra parte potrebbero essere facilmente affrontate e superate nell’interesse superiore dei minori che, in astratto, non potrebbe essere tutelato da nessun giudice con l’accoglimento dell’una o dell’altra pretesa reciprocamente vantata che come rappresentata finisce per corrispondere ad un interesse egoistico dei singoli genitori e non certo dei figli minori”.
La decisione
“Se è vero -, infatti – ha aggiunto l’adito giudicante – che l’introduzione di una terza figura nelle frequentazioni di due ragazzi di 12 e 8 anni va fatta rispettando la loro sensibilità è, altrettanto vero che la negazione di realtà non può certo favorire l’armonica e serena crescita degli stessi”.
Il Tribunale così decidendo ha rigettato l’istanza di anticipazione formulata dal ricorrente e invitato entrambi i coniugi ad intraprendere un percorso di mediazione familiare nell’interesse dei minori.
Avv. Sabrina Caporale
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