L’11 maggio le principali sigle sindacali si troveranno a piazza Montecitorio per un sit-in di protesta contro il nuovo modello di assistenza territoriale

No ai medici di famiglia h16. I camici bianchi italiani scendono in piazza per protestare contro il modello di assistenza territoriale previsto dal nuovo Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale, all’insegna dello slogan “Renzi non spengere le luci dell’assistenza notturna”. I medici si riuniranno l’11 maggio a piazza Montecitorio per una manifestazione indetta dal Sindacato medici italiani (Smi), con l’adesione di Fp Cgil medici, Cisl medici, Fpl Uil medici e Simet.

Il modello h16, secondo le sigle sindacali “riduce di fatto l’assistenza della medicina generale da 24 ore su 24 a 16 ore su 24 nei giorni feriali, e a 12 ore il sabato e i festivi, delegando tutti gli interventi sanitari, dai codici bianchi ai codici rossi, al sistema di emergenza urgenza 118, dalla mezzanotte alle 8 nei giorni feriali e dalle 20 alle 8 nei giorni di sabato e festivi”.  “I medici del 118 – spiegano i sindacati – dovrebbero occuparsi anche di febbre, mal di pancia, mal di schiena, con il rischio di lasciare scoperto quel paziente a cui il 118 può salvare la vita. Inoltre per qualunque malore notturno il cittadino rischia di andare al pronto soccorso”.

Per Pina Onotrei, segretario Smi, il modello h16 rappresenta inoltre “un nuovo passo avanti verso lo smantellamento della sanità pubblica. Settemila guardie mediche con contratto a tempo determinato che oggi assicurano i turni notturni capillarmente sul territorio verranno mandate via, mentre quelle a tempo indeterminato ricollocate”.

Nel confronto tra categoria e Governo restano poi irrisolti altri nodi che nel corso degli ultimi mesi hanno portato i medici a esprimere più volte il proprio malcontento, indicendo, tra l’altro, uno sciopero di due giorni lo scorso marzo, poi revocato a seguito dell’apertura di un confronto con l’esecutivo. Su questi temi è previsto per il 4 maggio un nuovo incontro con il Ministro della Salute Lorenzin e i rappresentanti delle Regioni, del Miur e della Pubblica Amministrazione. “Ci aspettiamo delle risposte – spiega Massimo Cozza, segretario Fp Cgil – in particolare, a una serie di temi legati all’art. 22 del Patto per la Salute, ovvero il processo di formazione dei medici, la laurea abilitante, i precari, la retribuzione accessoria congelata, il rinnovo dei contratti e delle convenzioni”.

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