Disposto lo svolgimento dell’autopsia per fare chiarezza sulle cause del decesso di una donna di 45 anni, stroncata da un malore in casa pochi giorni dopo essersi presentata in Pronto soccorso accusando dolori a polso e braccio sinistro

La Procura di Venezia ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza sulla morte di una 45enne, stroncata da un malore lo scorso 16 dicembre. La donna – come ricostruisce il Gazzettino – si trovava in casa; il marito, dopo aver chiamato il 118, avrebbe tentato di rianimarla praticandole il massaggio cardiaco per 17 minuti, fino all’arrivo dei soccorsi. I sanitari, una volta giunta sul posto, avrebbero continuato le manovre rianimatorie, iniettando anche l’adrenalina, ma per la donna non c’è stato nulla da fare.

Il coniuge, il giorno dopo la tragedia, si sarebbe presentato dai carabinieri per sporgere denuncia. I dubbi dell’uomo riguardano il fatto che la moglie, da alcuni giorni, avrebbe lamentato dolori al polso e al braccio sinistro, tanto da essersi recata prima da un fisioterapista privato e poi, l’11 dicembre, al Pronto soccorso di San Donà di Piave.

Nonostante la sintomatologia riferita, tuttavia – racconta ancora il Gazzettino –  i medici, sulla base degli accertamenti radiografici, le avrebbero riscontrato una brachialgia, senza sottoporla ad ulteriori approfondimenti di natura cardiaca, quali elettrocardiogramma ed esami del sangue per verificare gli enzimi. Quindi l’avrebbero dimessa con una terapia farmacologica e con la prescrizione di una risonanza magnetica relativa al tratto cervicale, che la paziente avrebbe dovuto effettuare proprio il giorno del decesso.

Il sostituto procuratore titolare del fascicolo ha conferito l’incarico per lo svolgimento dell’autopsia e, in vista dell’esame necroscopico, ha iscritto nel registro degli indagati,  come atto dovuto, un camice bianco  dell’Ulss 4 Veneto Orientale. Dagli accertamenti peritali si attendono dunque risposte sulle cause del decesso nonché sulla sussistenza di eventuali responsabilità sanitarie. Gli esiti della perizia sono attesi entro sessanta giorni.

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