Da Padova a Catania sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria – in seguito a controlli volti a contrastare il fenomeno dell’abusivismo nelle professioni sanitarie – sedicenti odontoiatri, nutrizionisti e infermieri

Da nord a sud i carabinieri del Nas hanno deferito 12 persone in seguito a controlli volti a contrastare il fenomeno dell’abusivismo nelle professioni sanitarie.

A Padova i militari, a conclusione di un’articolata attività di indagine, hanno segnalato tre persone alla locale Procura della Repubblica per aver effettuato abusivamente la professione di odontoiatra. Nello specifico, uno degli indagati, assistito dal figlio, conduceva gli interventi sui clienti, mentre una terza persona si occupava di reperire i dispositivi medici necessari alla consumazione del reato.

Ad Alessandria sono stati deferiti in stato di libertà un medico odontoiatra e un’igienista dentale. Nel corso di un’ispezione svolta presso uno studio dentistico, infatti, i carabinieri hanno accertato che l’igienista dentale, alla presenza del medico titolare della struttura, svolgeva l’attività di odontoiatra nonostante fosse sprovvisto di specifica abilitazione.

Nell’ambito del medesimo accertamento, inoltre, gli uomini del Nucleo anti sofisticazioni hanno riscontrato l’omessa tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti sanitari pericolosi procedendo al sequestro dell’intera struttura e dell’attrezzatura che vi era custodita, per un valore complessivo di mezzo milione di euro.

Nel viterbese i militari hanno eseguito alcuni controlli presso strutture sanitarie pubbliche scoprendo cinque infermieri non iscritti all’albo provinciale.

Gli operatori sanitari sono stati immediatamente segnalati alla Procura della Repubblica del capoluogo della Tuscia e dovranno rispondere del reato di esercizio abusivo della professione di infermiere. 

A Napoli, invece, il Nas ha focalizzato le ricerche sui nutrizionisti abusivi. L’attività ispettiva ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di una 49enne operante in ben quattro studi medici, di cui due a Napoli, uno nell’hinterland partenopeo e l’ultimo in Provincia di Potenza. La donna è stata colta sul fatto mentre prescriveva tabelle dietetiche personalizzate, sebbene priva della necessaria abilitazione alla professione. I carabinieri hanno anche accertato a suo carico la prescrizione di farmaci ad alcune pazienti. L’indagata, pertanto, dovrà rispondere del reato di esercizio abusivo della professione medica e di biologo nutrizionista.

Infine, il Nucleo anti sofisticazioni di Catania, nel corso di un controllo amministrativo effettuato presso un laboratorio odontotecnico, ha scoperto una persona che, pur essendo priva di qualsivoglia titolo abilitativo, effettuava interventi di odontoiatra. La struttura, dal valore di circa 200.000 euro, è stata sequestrata. 

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