Avviate le indagini per fare piena luce sul decesso di una bimba morta subito dopo un parto prematuro a Nola; indagati, come atto dovuto, tre ginecologi

La Procura di Nola ha aperto un’inchiesta sul decesso di una bimba morta subito dopo un parto prematuro e d’emergenza presso l’Unità di ostetricia e ginecologia del nosocomio del centro in provincia di Napoli.

Il fatto risale allo scorso 21 luglio. In base a quanto riportato dai media campani la mamma, 25enne al sesto mese di gravidanza, il giorno precedente alla tragedia sarebbe stata visitata e dimessa con la rassicurazione che la sua piccola stava bene. Da circa un mese sarebbe stata soggetta a perdite di sangue. Il 20 luglio, lamentando forti algie addominali, si sarebbe fatta accompagnare dal marito in Pronto Soccorso; trasferita in Ginecologia, sarebbe poi stata rimandata a casa dopo una serie di accertamenti.

Al persistere dei dolori, tuttavia, il giorno successivo sarebbe tornata in ospedale. Questa volta, il tracciato cardiotocografico avrebbe evidenziato una situazione tale da richiedere un parto d’urgenza. La bimba, tuttavia, sarebbe deceduta in incubatrice appena 20 minuti dopo aver visto la luce.

I genitori hanno quindi deciso di presentare un esposto affinché venga fatta piena luce sulla vicenda e vengano valutate eventuali responsabilità sanitarie.

La magistratura ha quindi avviato le indagini, per omicidio colposo in ambito sanitario, disponendo il sequestro della documentazione clinica e iscrivendo nel registro degli indagati, come atto dovuto, tre ginecologi che hanno avuto in cura la paziente in quelle drammatiche ore. I professionisti hanno così potuto nominare i propri consulenti in vista degli accertamenti tecnici irripetibili disposti dal sostituto procuratore titolare del fascicolo.

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