Rinvio a giudizio per due dottoresse, finite sotto accusa per il decesso di una 87enne giunta in ospedale dopo una caduta in casa

Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Macerata ha rinviato a giudizio per omicidio colposo due dottoresse in servizio presso il nosocomio del capoluogo di provincia marchigiano nel gennaio del 2016. I camici bianchi, rispettivamente radiologo e medico di pronto soccorso, sono accusati della morte di una paziente di 87 anni, giunta nella struttura sanitaria a bordo di un mezzo del 118 dopo una caduta in casa.

Secondo l’ipotesi accusatoria – come riporta il Resto del Carlino – l’anziana, nonostante fosse stata classificata come ‘codice rosso’,  sarebbe stata sottoposta troppo tardi alla Tac, eseguita alle 19.37, vale a dire oltre due ore dopo l’accesso in ospedale. Inoltre il referto, con conseguente diagnosi di un’emorragia in atto dovuta alle fratture al bacino, sarebbe arrivato alle 21.51, ovvero trascorse altre due ore.

La dottoressa del pronto soccorso, entrata in servizio alle 20, avrebbe invece omesso di sottoporre la paziente a una visita strumentale, limitandosi a somministrarle la soluzione fisiologica e non disponendo una trasfusione urgente, sebbene l’emocromo stesse peggiorando.

Inoltre, avrebbe chiesto una consulenza chirurgica solamente mezzora dopo avere ricevuto il referto della Tac.

Tempo prezioso che, a detta degli inquirenti, potrebbe essere stato determinante ai fini dell’esito tragico della vicenda. L’anziana, infatti, morì alle 22.20, proprio mentre era in corso la visita chirurgica, a causa dello choc causato dall’emorragia.

L’esposto presentato dai familiari dopo il decesso ha portato all’apertura di un’inchiesta sfociata nella richiesta, da parte del Pubblico ministero, di sottoporre a processo le indagate. Richiesta che è stata accolta dal Gup nonostante i tentativi degli avvocati delle professioniste di dimostrare la correttezza del comportamento tenuto dalle loro assistite. Nello specifico, i legali hanno evidenziato  come la Tac avesse avuto un guasto, circostanza che avrebbe causato il ritardo nella diagnosi dell’emorragia.

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