Neonata con paralisi cerebrale: il tribunale civile di Lecce condanna l’Asl salentina ed un medico per un parto col taglio cesareo del 2005

Neonata con paralisi cerebrale: a distanza di oltre 15 anni dalla vicenda, una famiglia del Basso Salento ha ottenuto giustizia, a seguito di una sentenza del tribunale civile. Come riferisce Leccenews24.it, i fatti risalgono al 15 novembre del 2005, e ora arriva un maxi risarcimento, in favore di una famiglia, per una storia di colpa medica. Il tribunale civile di Lecce, il 28 dicembre scorso, con una sentenza a firma del giudice Caterina Stasi della prima sezione, ha condannato l’Asl di Lecce ed il medico che ha operato la paziente, in servizio all’epoca dei fatti presso l’ospedale di Casarano.

Alla famiglia è stato riconosciuto un risarcimento di oltre 2 milioni di euro (compresi interessi e rivalutazione), oltre al pagamento delle spese legali. Il 15 novembre del 2005 una donna, in gravidanza alla 37esima settimana, giungeva presso il nosocomio di Casarano per minaccia di parto prematuro. Come sostenuto dal legale della famiglia, i ritardi nell’intervento chirurgico di taglio cesareo avrebbero determinato sulla neonata una gravissima paralisi cerebrale, la tetraplegia spastica. Non solo, poiché la non tempestiva diagnosi di ipossia fetale da insufficienza placentare avrebbe causato gli ingenti danni sulla minore. Il “camice bianco”, costituitosi in giudizio, ha confermato di essere il medico di guardia al momento dei fatti e di essersi comportato conformemente alle regole mediche, rispettando ogni protocollo previsto per casi come questi.

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