La Corte di appello di Firenze, in parziale riforma della sentenza di primo grado, ha incrementato la cifra che l’Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa dovrà versare alla famiglia di un bambino che presenta una invalidità permanente del 75% a causa di un danno cerebrale subito alla nascita

Sale a due milioni e mezzo di euro il risarcimento che l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana dovrà versare a una coppia originaria dell’isola d’Elba per il danno cerebrale subito alla nascita dal figlio,

Il fatto risale al 2009, quando il piccolo venne alla luce in sofferenza con un parto cesareo, riportando una invalidità permanente nella misura del 75%.

In primo grado il Giudice aveva riconosciuto la responsabilità della struttura sanitaria per l’accaduto, disponendo in favore della famiglia una cifra pari a due milioni. Avverso tale sentenza era partito un doppio ricorso: quello dell’Aoup e quello incidentale proposto dal padre e dalla madre del bambino, che ritenevano insufficiente la somma stabilita dal Tribunale.

La Corte di appello di Firenze ha ritenuto di rigettare il gravame dell’Azienda, accogliendo invece i motivi d’appello degli attori.

Nello specifico, come riporta la Nazione, il Collegio territoriale, sulla base delle consulenze del Ctu, ha riconosciuto alla famiglia, in aggiunta a quanto già previsto dal Giudice di prime cure, “le spese da sostenere per assumere una persona che assista continuativamente” il bambino, nonché i costi “degli spostamenti” del padre per recarsi dall’isola d’Elba, dove lavora, al “centro specializzato nella disabilità infantile” del nord Italia presso  il quale moglie e il figlio si sono trasferiti.

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